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opo il “LA” di Napoli e Palermo sulla Legge sicurezza, e mentre Salvini e Di Maio provano a fare asse dichiarando, l’uno che quella da lui messa insieme e fatta approvare ‘E’ una legge dello Stato’ e l’altro, il vicepremier pentastellato, che gli fa da spalla e dichiara: ‘I sindaci non possono aprire i porti’, anche il Piemonte e la Toscana valutano un ricorso alla Consulta e, in tutto questo caos, per far argine, Di Maio non trova nulla di meglio che richiamare all’ordine il M5s mentre il governo, a quanto trapela, all’interno del decreto che introdurra’ ‘quota 100’ e reddito di cittadinanza sta valutando, a scopo preventivo ed in linea con la loro idea di democrazia e libertà, il commissariamento di Inps e Inail con l’azzeramento dei vertici (alla fin fine non sono mica stati eletti come loro, no? Ergo, sono abusivi, incapaci e non hanno diritto di esprimere opinioni, men che meno richiamare alla realtà dei conti e dei bilanci).
Ma anche su questo non è stato ancora deciso nulla. In tutto questo, l’unico risultato concreto è aver sollevato l’ennesimo polverone che ha ben nascosto anche quanto concerne la Legge di Bilancio ormai approvata ed anche Pubblicata lo scorso 31 dicembre in Gazzetta ufficiale con il titolo di: Legge 30 dicembre 2018, n. 145, Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021 (Supplemento ordinario n. 62).
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Per darne nota precisa, e farne ricordo con dati concreti e non solo chiacchiere, ve la riportiamo in versione originale ma, intanto, ci troviamo costretti a partire “da chicacchiere” e, nella fattispecie ed in particolare, da quelle del Ministro Grillo che, in un post pubblicato subito dopo l’approvazione definitiva del Parlamento ha espresso la propria soddisfazione perché la manovra, scrive:
“contiene molte novità importanti per la sanità, che porteranno servizi migliori per i cittadini” a cominciare “dall’impegno per trovare adeguate risorse per affrontare con decisione il difficile tema delle liste d’attesa. Ma non solo. Il fabbisogno sanitario nazionale crescerà nei prossimi tre anni di 4,5 miliardi e abbiamo previsto la definizione di nuovo e pragmatico Patto della Salute in collaborazione con le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano. Voglio sottolineare anche i 4 miliardi di euro in più per attuare un vero e proprio Piano Marshall per l’edilizia sanitaria. Infine, una considerazione per la farmaceutica e i dispositivi medici: rispetto a questi ultimi, abbiamo implementato alcuni provvedimenti per rendere effettivi e obbligatori i registri di sorveglianza sanitaria; sulla farmaceutica, grazie anche al lavoro del tavolo della Governance, sono presenti nella Legge di Bilancio norme per l’adeguamento del sistema di definizione dei prezzi – fermo al 2001 – nonché per l’aggiornamento dinamico del prontuario farmaceutico nazionale. Meritano infine una nota a parte i commi relativi alle disposizioni in materia di limiti per la spesa farmaceutica.”
Per un quadro completo e reale, consulta QUI il testo della Legge di bilancio 2019 anche se, al solito, non è che faccia veramente testo, e questo per affermazione dei promulganti che hanno già detto / promesso che ci saranno variazioni.
Intanto, in chiusura, eccovi, in breve, i principali finanziamenti:
- 350 milioni in tre anni per la riduzione delle liste di attesa; 150 milioni di euro per l’anno 2019 e 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 (commi 510-511-512)
- 4,5 miliardi per il fabbisogno sanitario nazionale in tre anni. Per l’anno 2019, il livello del finanziamento è determinato in 114 miliardi e 451 milioni di euro, incrementato di 2 miliardi per l’anno 2020 e di ulteriori 1,5 miliardi per l’anno 2021. Per gli anni 2020 e 2021, l’accesso delle regioni all’incremento del livello del finanziamento è subordinato alla stipula, entro il 31 marzo 2019, del nuovo Patto per la salute (commi 514-516)
- 4 miliardi di euro in più per ammodernare e ristrutturare gli ospedali. Il fondo dedicato passa da 24 a 28 miliardi (comma 555)
- 10 milioni per incrementare le borse di studio in medicina generale (comma 518)
- 22,5 milioni di euro per l’anno 2019 per i contratti di formazione specialistica dei medici, che aumentano a 45 milioni di euro per l’anno 2020, 68,4 milioni di euro per l’anno 2021, 91,8 milioni di euro per l’anno 2022 e 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023 (comma 521). Inoltre (commi 547-548) i medici in formazione specialistica iscritti all’ultimo anno del relativo corso sono ammessi ai concorsi per la dirigenza sanitaria (commi 547-548)
- 5 milioni di euro per gli IRCCS della Rete oncologica impegnati nello sviluppo delle nuove tecnologie antitumorali CAR-T (comma 523)
- 5 milioni di euro per gli IRCCS della Rete cardiovascolare impegnati nei programmi di prevenzione primaria cardiovascolare (comma 523)
- 25 milioni di Euro in tre anni per l’adroterapia, terapia innovativa per la cura dei tumori, 5 mln per il 2019 e 10 mln per ciascuno degli anni 2020 e 2021 a favore del Centro nazionale di adroterapia oncologica – Cnao (comma 559).
E questo è!
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