Conte: la manovra garantisce gli investimenti per la crescita. Il nostro è un governo populista perché rispetta gli impegni presi con gli elettori. Bagarre in aula, alla camera, sulla legge di bilancio le opposizioni protestano: nessun esame degli emendamenti
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in occasione della conferenza stampa di fine anno ha dichiarato:
“Il nostro non è il governo delle lobby, ma è populista perché rispetta gli impegni presi con gli elettori. La mia esperienza con la politica è una parentesi meravigliosa che mi rende orgoglioso al termine della quale libererò la poltrona”
Conte ha poi aggiunto che non farà la campagna elettorale per le elezioni europee.
Quanto alla manovra in corso di approvazione, ha detto:
“abbiamo dovuto rivedere la crescita al 1% perché ci siamo accodati agli organismi internazionali, ma ciò non significa che siamo rassegnati a una crescita bassa, anzi. Nella Manovra c’è uno e poderoso piano di investimenti in grado di stimolare una robusta crescita. Ho creato tutte le premesse per crescere.
Abbiamo:
- un robusto poderoso piano di investimenti;
- degli strumenti articolati;
- strategie Italia;
- un coordinamento ministeriale;
- Investitalia;
- una cabina di regia presso Palazzo Chigi;
- una struttura tecnica da realizzare dove ci saranno oltre 300 professionisti che lavorano tutti in pieno coordinamento sotto la Presidenza del Consiglio per realizzare questo poderoso piano di investimenti.
Felicissimo di ritrovarmi a capo di questa esperienza di governo per una ben determinata legislatura di 5 anni, poi come ho già detto libero la poltrona”
Bagarre nell’aula della camera prima dell’esame della manovra dopo che invece, nella notte, la commissione di bilancio ha approvato il mandato al relatore.
Partito Democratico e Forza Italia hanno votato contro protestando perché il testo è stato inviato in aula senza discutere, né votare, i 350 emendamenti.
Entro domani è atteso il via libera, ma vediamo quali sono alcuni dei contenuti della manovra anche se, tecnicamente, serviranno dei decreti apposta da farsi a inizio anno, ma i fondi sono già stati stanziati in manovra:
- 3,9 miliardi per quota 100 sulle pensioni;
- 7 miliardi per il reddito di cittadinanza con sgravi per le imprese che assumono;
- resta il raddoppio dell’Ires per il terzo settore, ma la norma verrà cambiata nel primo provvedimento utile garantisce il governo giallo verde;
- si alla flat Tax per i professionisti al 15% per i redditi entro 74.000 €, al 20% per chi guadagna tra i 64 e i €100.000 €;
- incentivi alle imprese;
- salgono gli interessi sui titoli di Stato di oltre 8 miliardi e il costo della partecipazione italiana al bilancio dell’Unione Europea.
Presenti:
- 106 micro interventi per 280 milioni di euro, stando al calcolo del Sole 24 Ore,
- 1 milione e mezzo per il ponte sull’Adda
- 3 milioni per l’aeroporto di Crotone
Sono previsti tagli alla scuola, alla spesa per l’immigrazione e così via.
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Politica
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