Parlando di statisti martiri è chiaro che tremano le vene dei polsi ma poi la ragione di Stato prevale e si esaltano le doti dello statista e del buon padre di famiglia.
Aldo Moro fu uno Statista italiano che iniziò la sua professione di professore universitario penalista per poi divenire un politico affermato.
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unti Chiave Articolo
Fu uno dei padri fondatori della costituente della democrazia Cristiana e ricoprì, per cinque volte, l’incarico di Presidente del Consiglio, ma ricoprì anche gli incarichi e le funzioni di Ministro della Giustizia, degli esteri e dell’Istruzione.
A lui il merito di avere inserito a scuola lo studio dell’educazione civica, di aver imposto l’estensione dell’obbligo scolastico, di aver favorito il decentramento amministrativo introducendo l’istituto delle Regioni ed ancora, tanto per citarne ancora qualcuno, di non aver sottovalutato le derive autoritarie proprie dell’estrema destra militare, per cui spostò il baricentro politico a sinistra: prima sul PSI e poi verso il PCI e così, allargando la base di governo, garantì all’Italia una stabilità politica (che però gli costò la vita).
In politica estera favorì i rapporti filo arabi con Arafat, mettendo così l’Italia al riparo da possibili attentati terroristici.
Aldo Moro morì per mano estremista di sinistra che vedeva, nella sua stabilita’ di governo, una minaccia alla sua stessa esistenza e al divenire della lotta di classe allorquando, a tutte le classi, si dava la possibilità di avere una vasta base di governabilità e garantismo rappresentativo.
Per tutto questo, ed altro che qui non si sta ad elencare, è gli viene riconosciuto di essere stato uno dei fondatori dello Stato italiano e qui mi piace annotare che forse, non a caso, proveniva, come noi, dal partito popolare europeo e dal gruppo dei popolari di Don Sturzo.
Concludo questa nota minimal messa giù sul filo dei ricordi, ricordando anche che Aldo Moro consigliava di avere sempre il coraggio di abbracciare la giusta causa anche se questa, apparentemente, fosse un piccolo seme e non una quercia già ben piantata. Pertanto, grazie anche ai suoi consigli, noi ci siamo candidati pieni di fiducia nel giovane partito dei popolari per l’Italia.
Francesco Fazio
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