Si sta concludendo il 2017 per la politica nazionale con lo scioglimento delle Camere per la fine della XVII legislatura. Nel corso di questo periodo ci sono state ben 546 cambi di schieramento politico con circa 345 parlamentari coinvolti, cui alcuni con più passaggi.
Sicché di tutta evidenza, tranne per chi non può o non vuole vedere, ormai eleggere un politico e a qualsiasi livello, dal nazionale al regionale fino al comunale, è come giocare i numeri al lotto. Il più delle volte eticamente si perde, qualche volta qualcuno socialmente riesce.
Infatti, la mistificata cultura imperante che è andata degenerando negli anni in Italia – purtroppo divenendo anche un disastroso esempio per generazioni di giovani – è quella dell’opportunismo, dell’ipocrisia, del mercimonio, della prostituzione politica, dell’arraffare, dell’omertà, della compiacenza corruttiva, connivente e convittuale, del convivere per opportunismo, timore o interessi con l’opacità, la dissimulazione, l’inganno, l’ingordigia, l’estorsione fiscale, la vessazione giuridica, l’illegalità, la corruzione, la propaganda manierata, l’arroganza e la supponenza. Anche diffusamente sociopatia, considerato il risaputo deviato ambiente della politica italiana.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti o almeno di chi ancora in qualche modo prova a vedere. E non occorre essere dei luminari per accorgersene di come siamo ridotti socio-economicamente.
Uno Stato il nostro, che per mantenere le proprie pletore di tiranni legalizzatisi nella politica, nelle istituzioni, nella giustizia, nella burocrazia, con rispettivi codazzi di alimentati per clientelismo, favoritismo, familismo, concubinaggio, ecc. tutti e tutte favoriti pure da amplificati media asserviti nonché allineati giustificatori in ogni angolo della Penisola, ha creato una voragine di debito pubblico (titoli di Stato che si emettono continuamente sul mercato, per adesso favoriti dai bassi tassi d’interesse) e poi innumerevoli stratasse di ogni genere e tipo, specialmente caricate in modo vile sempre e solo sui chi i propri beni li ha alla luce del sole, mentre, guarda caso, sfuggono molti lampanti evasori, poiché i Governi, i Parlamenti e gli Organi preposti di Stato e Regioni ed Enti locali, sembrano fare a gara per non capire e vedere.
Già ! Le leggi dello Stato e della Regione. Costruite da esperti di caste e corporazioni, ma per queste ultime e solo per esse e rispettivi sparsi seguiti di prezzolati. Brandite poi come una lupara contro i cittadini e tutelate da giudici che fanno sostanzialmente parte del medesimo sistema tiranno-costituzionale.
Come se ne esce da questa mistificata dittatura legittimata come pure da questa commediante democrazia ?
A marzo i cittadini, se ci teniamo almeno ai nostri ragazzi e un giorno non vorremmo neanche vederci da loro maledire, andate, andiamo a marzo per votare tutti in massa, così da fare saltare il banco delle preorganizzate bande di elettori del sistema pubblico-politico, le quali per un verso veicolano di non andare a votare, ma poi loro ci vanno e così fanno eleggere sempre il solito decennale sistema che li mantiene alle spalle degli altri concittadini.
Ma soprattutto, non votate coalizioni. La Sicilia insegna, prima e adesso. Purtroppo i siciliani ci siamo condannati per l’ennesima volta anche andando ancora una esigua minoranza a votare. Ma siamo pure stanchi, avviliti, disperati, sfiancati, sfiduciati, depressi, forse ormai sottomessi (forse).
Ci rimane per adesso come ultima speranza il voto dei concittadini italiani. A marzo non sbagliate, non sbagliamo. Poiché potrebbe non esserci più un’altra democrazia come l’immaginiamo nei nostri sogni, bensì solo parlamenti di forzosi predatori e rispettive orde di famelici apparati legalizzati di parassiti e vampire.
A
dduso Sebastiano
Ps: sono per la legalizzazione della prostituzione. Sono per l’abolizione di quella politica di cui al titolo dell’articolo.