Di Maio: “Leale al contratto e si porta avanti e si vota. Non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel Movimento” per cui, anche se a naso turato, si approverà.
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a Camera corre veloce verso il via libera definitivo alla legge sulla legittima difesa voluto dalla Lega che, secondo le previsioni, sarà comunque approvato in operatività a tempi contingentati.
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La legittima difesa resta, comunque, un provvedimento (di scambio) voluto dalla Lega e, per questo, sta andando avanti pur tra i dubbi dei Cinque Stelle per cui, tra poche ore, il provvedimento bandiera della Lega, da sempre cavallo di battaglia di Matteo Salvini, incasserà il voto favorevole della Camera, per poi tornare al Senato il 26 marzo per l’ultima lettura.
La giornata di ieri, intanto, ha dovuto registrare molte essenze (33 tra i pentastellati) e parecchi silenzi che hanno inaspriti i rapporti anche tra gli stessi grillini tenuti sotto sorveglianza da Salvini ed i suoi che presidiavano l’aula per cui tutti gli emandamenti sono stati bocciati, tranne uno del Pd passato a voto segreto grazie a qualche franco tiratore. Il testo dovrà comunque tornare al Senato.
Comunque sia, il tutto va avanti con Di Maio che però ci tiene a puntualizzare ai microfoni di Rtl, dove ha parlato anche di TAV, che la legittima difesa “è sicuramente una legge della Lega” ma
“è nel contratto di governo. Io sono leale al contratto e si porta avanti e si vota. Non è che ci sia tutto questo entusiasmo nel M5s” come del resto, sottolinea che allo stesso modo “
non c’era tutto questo entusiasmo della Lega quando abbiamo votato la legge anticorruzione”
E così si certifica una volta in più che è un governo che va avanti con scambi di favori tra le parti: io do a te, tu dai a me …. e agli italiani? il votarci, ringraziarci ed applaudirci per i nostri “giochetti”!
Per meglio ed ulteriormente precisare la sua distanza dalla legittima difesa (che però farà approvare), Di Maio ha indicato che c’è il pericolo che:
“Approvando questa legge si comincia a dire che si possono utilizzare di più le armi e questo non è il mio modello di Paese. Il mio obiettivo è comunque spiegare ai cittadini che la difesa personale va bene ma i cittadini devono essere difesi prima di tutto dallo Stato e dalle forze dell’ordine”.
Ma anche questa è merce di scambio con Salvini e quindi il baratto, classica molletta al naso per non sentire la puzza, va fatto. Poi si vedrà! Poi!
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