Proprio ieri Juncker, Presidente della Commissione Europea, ha parlato della possibilita’ che in Italia si possano avere seri problemi di operativita’. Aggiungendo ancora che lui, e’ piu’ preoccupato per l’esito delle nostre elezioni che per il risultato del referendum dell’Spd in Germania.
Dopo questo intervento, le borse europee, compresa quella italiana, sono colate a picco: sembra che molti investitori abbiano tirato i remi in barca, in attesa di nuovi riscontri.
Immediata la risposta di Gentiloni, “stia tranquillo”, ha rassicurato il nostro Primo Ministro, il voto non rappresentera’ un salto nel buio.
In questa gia’ difficile situazione politica, sarebbe necessario e quanto mai opportuno aprire un capitolo sul voto di mafia: il Ministro Minniti, e’ stato molto esplicito quando ha parlato di “influenza”, certamente non si riferiva ad uno stato infettivo, ma ad una “cappa opprimente mafiosa ” e quasi invisibile, che continua a condizionare la vita sociale di milioni di Italiani.
Il connubio Stato – Mafia continua a tenere banco in centinaia di piccoli paesi, dove ancora si possono manipolare i voti, scambiandoli come se fossero una mercanzia.
L’Italia ha bisogno di un Governo che finalmente ponga le proprie attenzioni alle necessita’ della gente, le parole volano gli scritti rimangono. Chi non manterra’ gli impegni presi in campagna elettorale, dovrebbe gettare la spugna per dignita’, sempre che questa parola abbia ancora un valore etico.
I toni in tutte le campagne elettorali, sono stati da sempre tesi, ma in questi ultimi periodi hanno preso una piega del tutto sbagliata, si tenta di usare la violenza al posto delle, parole, la prevaricazione piuttosto che il dialogo.
Sono anni che le persone sopportano, sopportano di tutto e ancora di piu’: il 4 Marzo ogni Italiano dovrà esercitare il proprio diritto al voto, cosi’ il popolo potra’ veramente essere artefice del proprio futuro.
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