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Sulla Sea Watch c’è una situazione disumana. Ed è guerra di denunce

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Oggi, a bordo della nave Sea Watch 3 al largo di Siracusa, è salita una delegazione del PD ma per il Ministro dell’Interno Salvini i porti restano chiusi e poco gli interessa che possano giungergli altre denunce come quella già in corso per la Nave Diciotti dato che si sente tranquillo (dice) e soprattutto protetto anche da Di Maio che continua così a sfasciare il M5S accusando però altri di volerlo fare.

Insomma, Salvini è Salvini e non si tocca, men che meno si denuncia e chi osa farlo ne pagherà le conseguenze come anche quanti osano opporsi a lui, al suo volere come anche a svelare le sue fesserie e quindi, tanto per rendere ancora più evidente quanto sia ridicola la situazione e le parti in commedia, ecco giungere la notizia che quanti ieri sono saliti sulla Sea Watch: Matteo Ortfini del PD, Nicola Fratoianni segretario nazionale di Sinistra italiana, i parlamentari Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, Riccardo di più Europa ed il sindaco di Siracusa Francesco Italia, sono stati denunciati, e così il DUO pareggia i conti, o crede di farlo.

Intanto, Maurizio Martina, che è tra quelli che oggi sono saliti a bordo sempre della Sea Watch, sul suo FB scrive:

“Siamo stati sulla #SeaWatch, scrive Maurizio Martina, e basta guardare negli occhi quelle persone per capire che è disumano quello che stanno facendo. Fateli sbarcare, fateli sbarcare, fateli sbarcare.”

“Ci sono otto minori soli e cinque accompagnati. E persone da curare. Chiediamo l’immediato attracco della #SeaWatch. Non ci si può voltare dall’altra parte”

“Denunciamo la violazione della legge, lo sbarco non si può impedire. I minori non accompagnati devono essere sbarcati subito. I porti non sono chiusi e qualsiasi atto del genere sarebbe illegittimo. Occorre garantire subito l’attracco. Un governo all’altezza delle sue responsabilità non prende in ostaggio esseri umani in questo modo.”

Gli fa eco Davide Faraone, sempre del PD, che ha visto con i suoi occhi la situazione a bordo della Sea Watch e la denuncia beccandosi, con gli altri, l’irrisione di Salvini che ci tiene a dire: sorrido e non mollo.

Ed al PD siciliano, che annuncia di volerlo denunciare come per la nave Diciotti Salvini dice: non hanno niente di meglio da fare che affittare gommoni per solidarizzare con i clandestini e a denunciare il Ministro dell’Interno.

Ed è così che Salvini continua a difendere la linea dura contro lo sbarco dei migranti nonostante gli appelli per far scendere le 47 persone a bordo della Swatch.

Ma il suo ghigno menistofelico, e a la sua soddisfazione, potrebbero essere smorzati dal ricorso d’urgenza presentato al Tribunale dei Minorenni di Catania dal garante per l’infanzia di Siracusa nel quale chiede che si dia corso allo sbarco, e all’assegnazione ad un centro specializzato, dei 13 minorenni a bordo della nave (cosa tenuta nascosta e minimizzata da Salvini e, a questo punto, anche da Di Maio e dal M5S ormai ruota di scorta e servi di Salvini e della Laga).

Il garante nazionale dei diritti delle persone private della Libertà chiama in causa il Ministro dei Trasporti Toninelli, l’unico che di fatto dovrebbe avere potere sui porti ma che non solo si è calato le brache con Salvini ma le ha addirittura buttate via visto che non gli servono e poi, …. poi così fa prima a defecare visto che, con la sua totale assenza e silenzio, mostra di farsela addosso a ciclo continuo al solo pensiero di opporsi a Salvini.

Siamo, insomma, al terrore e all’ignavia ma, per fortuna, ci sono ancora dei giudici che mostrano di tenere ancora in conto i valori delle nostre VERE leggi per cui ora sollecitano l’immediato attracco della nave e lo sbarco delle persone a bordo.

Ed ora, con questa nuova “carognata” dell’indomito comandante ecco che il dossier migranti rischia di mettere in crisi il governo perché, comunque, in settimana il tribunale dei ministri dovrà già decidere sull’autorizzazione a procedere contro Salvini sul caso Diciotti e, checchè dica o provi a dire Di Maio, il MoVimento 5 Stelle ha detto che voterà a favore dell’autorizzazione a procedere per cui la Lega, al di là delle smargiassate di Salvini sul suo presunto voler rinunciare all’immuntà, si affretta a far sapere ed avvisare: “processare Salvini è processare il governo”. Sic!

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