Il Caso della prof Rosa Maria Dell’Aria, 63 anni, docente da 40 e quindi anche alle soglie del pensionamento, entra pesantemente nel triste e buio momento politico che sta attraversando la nostra nazione scatenando tantissime prese di posizioni fino a farlo diventare un vero e proprio caso politico con anche benvenuti ma imbarazzanti passi indietro del Caporale, pardon, Capitan Salvini che così rende sempre più evidente che, dopo il Caimano, abbiamo ora il Coccodrillo, viste le lacrime che è pronto a piatire non appena vede che le sue smargiassate lo portano al rischio di vere e serie imputazioni o, quantomeno, a recar nocimento al suo negazionismo che contrappone a quanti lo associano a figure e tempi nefasti per la nostra nazione.
Ed infatti, anche questa volta, visto il disastro scatenato dal sasso lanciato e dall’ennesimo errato uso delle forze di polizia, e della Digos in particolare, (ab)usate (e per questo, da lui, anche umiliate ed offese) ormai non più per le loro vere funzioni, ma utilizzate per dare la caccia a striscioni vari che non dicano “Caporale ti amo”, pardon: “Capitano ti amo” e rimuoverli, magari anche ammanettando e arrestando non un qualche delinquente ma un normale cittadino come, tanto per citare uno degli ultimi casi, è successo a Carpi dove hanno AMMANETTATO e ARRESTATO (per il tempo del Salvin show) un sempice pensionato 70enne.
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unti Chiave Articolo
Ho su scritto “Umiliate ed offese” perché ormai, in sempre più larga fascia di cittadini, si fa strada il pensiero (derivante dall’ossrvazione di fatti ed azioni riportate dalla cornaca anche in Video) che Salvini le (ab)usa quasi come il cacciatore di tartufi usa il suo cane*
(* Nota e curiosità prettamente tecnica: nel merito mi è stato detto che i più adatti alla ricerca sarebbero i maiali e, ancor meglio, i bastardini perché questi sono meglio e più facilmente gestibili).
Comunque sia, anche questa volta – come prevedibile visto il quanto si è scatenato – è giunto poi, ma molto poi, il ripiegamento del Caporale che si è dichiarato, bontà pro domo sua, anche pronto ad incontrare la Proff.
Per cosa? Non è chiaro! Di sicuro, visti i precedenti dietrofront e/o nascondersi dietro altri e altro, sarà per far finta, ancora una volta, di essere altro e magari per dire, direttamente e anche alla Prof, che lui non ammette intromissioni ne che si metta bocca nel suo operare come ha fatto, sempre ieri, sbottando contro Conte e Di Maio stile imbonitore in piazza che dice: ragazzo, fatti in là e lasciami lavorare. E poi: Venghino siore e siori, venghino …..
Comunque sia e sarà, vedremo poi come andrà e se ci sarà l’incontro a Palermo dal quale, di sicuro, Caporal Salvini non potrà certo aspettarsi un “obbedisco”. Un’unica incertezza però sussiste, ed è quella inerente alla forma in cui l’incontro ci sarà: sarà privato e avverrà senza Digos a spalleggiarlo? Poco probabile: la Prof potrebbe essere armata di stilo o attaccarlo con un pericoloso A4 e poi, senza una diretta FB e tv, più tanti selfie: “la spesa non varrebbe l’impresa”, come si suol dire.
Ma si vedrà anche questo. Per ora annoto che, tra i tanti, anche il segretario del PD Zingaretti che ha affermato e chiesto:
“in Italia a CasaPound deve essere libera di dire fare ciò che vuole mentre un insegnante deve essere sospesa per l’opinione di un suo studente che critica Salvini e le leggi varate dal Governo Lega 5 Stelle! Ma siamo pazzi?“
e mi limito ad ascoltare (e, se volete, fatelo anche voi, male non vi farà) il cantore Battiato:
e a recitare il mio mantra del: “Io speriamo che me la cavo”
Stanislao Barretta
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