Torre Annunziata, abbattimento delle barriere architettoniche: il piano del Comune

La giunta comunale di Torre Annunziata ha emanato una delibera che getta le basi per...

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La giunta comunale di Torre Annunziata ha emanato una delibera che getta le basi per la realizzazione di un piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche

La giunta comunale di Torre Annunziata ha emanato una delibera che getta le basi per la realizzazione del “Piano di eliminazione delle barriere architettonico (P.e.b.a.)” e del “Piano di accessibilità urbana (P.a.u.)”, istituendo, tra l’altro, un tavolo tecnico sulla disabilità. L’intento dell’Amministrazione è quello di creare una città sempre più accessibile per il cittadino.

Il progetto, articolato in 4 fasi, prevede la costituzione di un gruppo di lavoro di cui potranno far parte associazioni di rappresentanza sulla disabilità attive sul territorio, rappresentanti del terzo settore, gli assessori coinvolti insieme ai rappresentanti delle commissioni consiliari di riferimento. La partecipazione è a titolo gratuito e volontario e servirà a fornire supporto ai fini della valutazione delle problematiche da affrontare e delle possibili soluzioni da elaborare e mettere in pratica.

Dopo la costituzione del gruppo, ci sarà la prima fase operativa: il gruppo di lavoro dovrà acquisire dati, informazioni ed individuare le diverse barriere architettoniche presenti nel territorio.
Dopodiché seguirà una fase progettuale che prevede la programmazione degli interventi a partire dalle priorità, la stima dei tempi di realizzazione e dei costi necessari. Infine, il Comune darà via all’iter burocratico per l’approvazione dei diversi interventi.

«Finalmente abbiamo approvato la delibera, adesso tutti devono fare la propria parte» sottolinea l’assessore ai servizi sociali Stefano Mariano, uno dei due firmatari dell’atto di giunta. Poche settimane fa Mariano ha partecipato alla donazione di giostre per disabili, in sostituzione a quelle vandalizzate nei mesi scorsi, insieme all’Asd “Oplonti Trecase Run”, l’associazione di podistica vesuviana.

«Non solo i privati devono contribuire a rendere più agevole la vita di coloro che vivono una disabilità – ha aggiunto Mariano – facendosi artefici di iniziative importanti, ma anche le amministrazioni pubbliche devono contribuire garantendo il diritto alla mobilità e alla fruizione degli spazi collettivi. È la precondizione per poter esercitare tutti i diritti legati alla partecipazione a pieno titolo alla vita sociale delle persone con disabilità».

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