L’architetto Renzo Piano dona un progetto per la ricostruzione del Ponte Morandi: “Spero di essere utile”

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L’architetto Renzo Piano dona un progetto per la ricostruzione del Ponte Morandi: “Spero di essere utile”

Il senatore a vita nonchè grande architetto genovese, Renzo Piano, è sceso in campo promettendo la sua disponibilità volontaria per la ricostruzione del ponte Morandi, crollato lo scorso 14 agosto causando la morte di 43 persone. Piano, il cui intervento era stato già invocato nei giorni scorsi anche da Luca Bizzarri sulle pagine di Repubblica, ha incontrato nella sede della Regione Liguria il governatore e commissario per l’emergenza Giovanni Toti  e il sindaco di Genova Marco Bucci.
Membri del suo staff avevano già trasportato un grande plastico negli uffici della Regione. “Quello del ponte è un tema che tocca tutti e tutte le corde: da quella tecnologica a quella poetica“, ha detto poi Renzo Piano parlando al termine dell’incontro con il governatore Giovanni Toti: “Un’idea di ponte” che si è concretizzata nel plastico portato stamani in Regione Liguria. Quando è crollato il viadotto Morandi “ero a Ginevra – ha detto Piano – e da allora non penso a altro“.
Spero di essere utile, lo faccio con molta convinzione. Bisogna che la città ritrovi orgoglio e riscatto, bisogna ricostruire questo ponte e ripensare l’intera area della val Polcevera. Il ponte lo costruiscono gli ingegneri, ma sono lieto di poter essere utile al progetto perché dietro al ponte c’è l’orgoglio e la bellezza della città“. Lo ha detto Renzo Piano al termine della riunione con il governatore Toti per presentare la sua ‘idea per il ponte’.
“Mi sono fatto un’idea di come deve essere il nuovo ponte – ha detto Piano -, ma è soltanto l’inizio. Un progettista pensa e ragiona aiutandosi con oggetti e schizzi. Da qui a dire che c’è un’idea progettuale è eccessivo, c’è un impegno morale a fare in modo che il nuovo ponte porti con sé i tratti della genovesità, della qualità e un po’ della nostra parsimonia. Dev’essere un ponte che esprima tutto questo, ci deve essere il ricordo di una tragedia e il suo elaborarsi nel tempo“. Piano ha detto di non credere “ai tempi record per la ricostruzione. Credo nei tempi giusti, bisogna fare presto ma non in fretta“.
L’architetto genovese ha di recente rilasciato un’intervista all’Observer in cui ha indicato nella ricostruzione e collaborazione l’unica via per superare questo periodo di negatività e sfiducia politica in Italia dopo la tragedia del 14 agosto 2018: “…Sarei felice di essere coinvolto perché questa è la mia missione. Sono anche un senatore a vita e quindi è uno dei miei compiti rispondere in qualche modo a un tale disastro“. Piano per Genova ha già realizzato nel 1992 la riqualificazione del Porto antico con la nascita dell’Acquario e sta lavorando con il Comune per la realizzazione del nuovo waterfront nel levante cittadino.
Si è offerto volontario da genovese competente nel campo. Abbiamo accettato ben volentieri l’aiuto che ci ha dato oggi, anche se ci ha pensato molto in questi giorni e quindi qualche idea ce l’ha proposta“, ma l’apporto arriverà soprattutto nei prossimi giorni. Così Giovanni Toti commenta l’incontro che ha avuto in mattinata, insieme al sindaco Marco Bucci, con l’architetto Renzo Piano, per parlare del ‘dopo Morandi’. Incontro di cui dà conto anche sui suoi profili social: “Con il sindaco Marco Bucci e l’architetto Renzo Piano per parlare di come la città, dopo il crollo di ponte Morandi, può rinascere più bella di prima intorno al suo nuovo ponte”, scrive.

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