Matteo Salvini, leader della Lega sempre in fase Z.E.N, intervenendo dal palco di piazza del Duomo, si è (rie)espresso con le solite parole negazioniste espresse, oltretutto, contro cose da lui stesse provocate e , spesso, anche additate sine causa:
“In questa piazza non ci sono estremisti, fascisti, razzisti. Gli estremisti sono quelli che per vent’anni hanno governato l’Europa”.
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unti Chiave Articolo
A seguire, poi, non si è fatto scrupolo nemmeno di citare, ancora una volta, anche Giovanni Paolo II e poi, già che c’era, perché lui e lui e ama esagerare e non farsi mancare, men che meno risparmiare, chicchessia, si è rivolto (o rivoltato) anche a (o contro) Papa Francesco affermando:
“La risposta alle polemiche siete voi. E’ una giornata eccezionale. In questa piazza c’è gente che non si rassegna ad un futuro di paura e di schiavitù. Lo stiamo facendo per i nostri figli”.
“La politica di questo governo sta azzerando i morti nel Mediterraneo, con spirito cristiano”
“La politica dei porti aperti tra il 2015 e il 2018 ha causato quasi 15.000 morti e dispersi. La nostra politica di rigore e solidarietà li ha fatti scendere a meno di mille. Stiamo salvando vite”.
“Non vgliamo migrazioni di massa, non vogliamo ghetti, non vogliamo sfruttamento. Anche perchè con quei barconi entrano anche armi e droga”, ha aggiunto.
Poi, riferendosi alla nave della ong tedesca Se Watch 3, con 47 migranti a bordo che chiede di attraccare a Lampedusa, e dimenticando di riportare la sua irritazione quando una imbarcazione della Guardia Costiera, SENZA suo ordine di portare avanti quella specifica azione, aveva appunto deciso di cominciare a mettere in sicurezza almeno quelle donne e quei bambini, e che a bordo ci sono ancora altre donne incinte, Caporal Salvini ha detto:
“Dalla Sea Watch 3 abbiamo fatto scendere neonati e malati perchè mai dirò a qualcuno ‘voltati dall’altra parte’ mentre un bambino rischia la vita. La vita è sacra. Bimbi, ustianti e malati sono scesi, ma quella nave in un porto italiano non entra finchè sono ministro”
“Non possono uno stato e un continente farsi dettare le regole dai complici degli scafisti, pagati dai Soros di turno. Se riaprissimo i porti come vuole qualcuno in Parlamento, e spero non al governo, tornerebbero a morire migliaia di persone”.
Ad affiancarlo nello spargere il suo verbo c’era anche Geert Wilders, leader del partito per la Liberà olandese, che ha detto:
“Per essere persone libere dobbiamo essere forti, dobbiamo difendere i nostri stati nazionali e richiedere più sovranità nazionale e dobbiamo di nuovo assumerci la responsabilità dei nostri Paesi. Basta diktat dall’Ue, basta immigrazione, basta Islam” ed ha aggiunto:
“Il mio amico Matteo Salvini ha cambiato la politica italiana ed è un’esempio per tutti noi. Basta barconi. Salvini sa come dire no e all’Europa servono più Salvini”.
Anche qui, per far sempre il loro solito buon peso (tanto è merce di poco valore), a Milano era presente anche Marine Le Pen che, concludendo in italiano il suo intervento dal palco, ha dichiarato:
“Il nostro dovere ora è di scrivere il futuro dell’Europa, insieme. Il 26 maggio porteremo questa rivoluzione del buon senso in tutta l’Europa. Il 26 maggio renderemo il potere ai popoli. Il 26 maggio con noi l’Europa rialza la testa”.
“Non vogliamo più questa oligarchia senza punto di riferimento, senza radici e anima che vuole la sottomissione e la diluizione delle nostre nazioni. Vogliamo vivere nei nostri paesi come vogliamo noi. L’Europa può trovare la sua forza solo nelle nazioni europee che la compongono. Questa manifestazione è l’atto fondatore della nostra rivoluzione pacifica e democratica, dobbiamo rispondere ora a questo appuntamento che la storia ci fissa”.
In parallelo, sempre a Milano, al Parco Sempione, c’è stata anche la manifestazione organizzata “per contrastare l’ondata sovranista e nazionalista” di Caporal Salvini promossa da “Non una di meno” e “Milano antifascista, antirazzista, meticcia e solidale”.
Fino alla partenza del corteo, riporta l’ANSA, i manifestanti hanno organizzato momenti di musica e confronto, ‘Il Gran Galá del futuro’, come lo hanno chiamato.
Agli angoli di piazza del Cannone, al Parco Sempione, ad accogliere i manifestanti ci sono due sagome cartonate dove Matteo Salvini e Attilio Fontana hanno le sembianze de Il Padrino, della saga cinematografica.
Tanti gli striscioni in piazza: da “Buttiamo giù il governo nero fascista e razzista Salvini – Di Maio”, con i due vestiti da fascisti, fino a “Accogliere i migranti, espellere Salvini”.
Anche il cantautore Vinicio Capossela partecipa alla contro manifestazione organizzata in dissenso alla piazza sovranista di Matteo Salvini.
“Sono un libero cittadino che esprime il suo dissenso con la partecipazione a questa manifestazione”,
ha detto Capossela.
Ed io, concludendo, lo esprimo come sempre:
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