span style="font-family: 'trebuchet ms', geneva, sans-serif">La condizione dei Corridoi Ecologici sul Torrente Agrò nella Riviera Jonica messinese è un mistero e ci si domanda come mai nessuna Autorità di Controllo in nove anni se n’è mai occupata.
Non si può dire invece che la Stampa o i giornali online non se ne siano interessati.
01.04.2009, Gazzetta Ionica: “… S.Alessio, inaugurato il parco ecologico accessibile … Domenica 29 marzo 2009 si è svolta una passeggiata ecologica, organizzata dal Consorzio di Promozione Turistica Val d’Agrò ed in particolare dai comuni di Sant’Alessio, Santa Teresa di Riva, Savoca, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò, Antillo e Limina. La pista pedo-ciclabile si sviluppa lungo gli argini di contenimento del greto torrentizio, per circa 4,5 Km. su ambedue le rive, ed il collegamento fra le sponde è garantito da due ponti in legno …”;
11.06.2013, Sikyli News: “… I comuni latitano e 4 milioni di euro stanno andando in fumo. A passeggio nel corridoio dell’Agrò: doveva essere un paradiso e invece è un inferno … Vi accediamo dall’ingresso. Il tracciato appare subito in cattive condizioni: l’asfalto è in buona parte sgretolato, cumuli di rifiuti circondano l’area, l’aria è irrespirabile; proseguiamo e troviamo un accampamento di nomadi nascosto tra la vegetazione, piccoli focolai accesi e rifiuti dati alle fiamme, degrado e sporcizia … ampi tratti sono segnati dal passaggio delle fiamme, che hanno divorato la vegetazione esistente e hanno anche distrutto l’impianto di irrigazione … il verde che non c’è più e il laghetto vuoto …”;
04.05.2017, Tempostretto: “… Corridoio ecologico della Val d’Agrò trasformato in Oasi della barbarie. Poco importa se è il giorno precedente o successivo ad una festività caratteristica di una scampagnata: Pasquetta, 25 Aprile o primo maggio. Il corridoio ecologico, quello che doveva essere il polmone verde della Val d’Agrò, è diventato l’Oasi della barbarie. Le feste possono solo aumentare il degrado in una cornice di erbacce e sporcizia. Tra bidoni per la raccolta della spazzatura divelti e sacchi di immondizia riversati per terra …”.
17.03.17 Gazzetta del Sud di Messina: “… Corridoi ecologici. Soltanto degrado”. Abbandonati al proprio destino sono un vero monumento all’incuria e all’abbandono trasformato in pattumiera … I lavori per il “recupero ambientale del torrente Agrò e creazione di corridoi ecologici tra le aree protette preposti dal Comune di Santa Teresa di Riva come ente capofila del Pit 13, ebbero inizio nel 2009, grazie ai fondi Por 2000/2006 e Po-Fers 2007/2013 dell’Unione Europea. Dopo 18 anni viene approvata la contabilità finale predisposta dal Rup (responsabile unico del procedimento) e dal Reo (Referente esterno l’operazione) … Un progetto da fiore all’occhiello, tanto che alla sua inaugurazione molti rimasero a bocca aperta per la bellezza dell’impianto, per la fruizione delle aree, per i due corridoi pedonali e per i caratteristici ponti di legno ad arco riservati solo al passaggio pedonale e per i laghetti in cui dovevano sguazzare le papere. Diciotto anni dopo quei 4 milioni di euro è come se fossero stati gettati al vento. Non c’è manutenzione e pulizia, se non sporadica, e dietro insistenza dell’opinione pubblica che non vuole cedere all’abbandono di tutto quello che è stato realizzato e che oggi è veramente mal ridotto … Nessuno dei cinque comuni che confinano con il “parco” si prende la briga di farlo pulire e mantenerlo con decoro … Questo perché si è avuto fretta di spendere quei quattro milioni di euro senza preoccuparsi a chi affidare la manutenzione. Così in effetti nessuno dei comuni confinanti ha la responsabilità dei corridoi ecologici … Ai cittadini non rimane che ogni giorno indignarsi per quanto sopra detto e per le discariche che vengono segnalate in continuazione …”.
E peraltro, in un articolo del 30.05.2016, Gazzetta Jonica si leggeva che: “…… Sarà l’Unione dei Comuni ad intestarsi la manutenzione del corridoio ecologico della Valdagrò. Sarà oggetto della prima delibera della nuova giunta presieduta dal sindaco di Forza D’Agrò, Fabio Di Cara, divenuto presidente dell’Unione poco tempo fa. Di Cara, sollecitato da Gazzetta del Sud, ha anche annunciato che l’area sarà videosorvegliata oltre che ripulita e scerbata con continuità. La soluzione condivisa e a portata di mano, visto che ormai tutti i sindaci dell’Unione sono convinti che quell’oasi verde non può continuare a vegetare in balìa di se stessa …”.
L’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani è un Ente costituito il 20.05.2004. I comuni che in atto ne fanno parte sono Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agro, Furci Siculo, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo, Savoca.
Trattasi quindi di un Ente sovracomunale dotato di personalità giuridica a cui un recente Decreto dell’Assessore Regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica n.7 del 31.01.2018 e pubblicato sulla GURS il 16.02.2018 ha anche assegnato dei contributi “Avviso relativo all’assegnazione di contributi per l’anno 2017 destinati al sostegno e all’incentivo delle Unioni di Comuni previste dall’art. 32 del d.lgs del 18.08.2000 n.26″. Nel proprio Statuto all’art.6, sono previste le funzioni e le relative competenze quali “Conservazione e gestione del patrimonio boschivo … Studio ed approvazione degli strumenti di pianificazione generale e settoriale del territorio dell’Unione … nonché la Formazione professionale“.
Però, come ancora si evidenzia da altri articoli locali e uno per tutti più recente, del 18 aprile 2018 di Sikily News, la situazione sembra essere immutata: “Pasquetta tra erbacce e rifiuti nei corridoi ecologici del torrente Agrò Rovi e persino amianto. Per chi ha scelto di trascorrere la Pasquetta all’interno dei corridoi ecologici del torrente Agrò è stata una gita fuori porta all’insegna del degrado. Nessuno si è infatti preoccupato di intervenire con una pur minima manutenzione per la pulizia dei sentieri e dei due anfiteatri situati all’inizio e alla fine dei percorsi e chi ha scelto di trascorrere il lunedì dell’Angelo immerso nella natura lo ha fatto in una “foresta”, con i piccoli gazebo in legno senza tavoli e sedute e le staccionate che delimitano i tracciati ormai in pessime condizioni. Senza contare il preoccupante stato di degrado dei due ponti pedonali in legno che attraversano il torrente tra S. Alessio e S. Teresa e tra Scifì e Casalvecchio. Né le amministrazioni comunali né l’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani si sono mossi per tempo per programmare un primo intervento di scerbatura e taglio degli arbusti infestanti, in modo da presentare i corridoio quantomeno accessibili in sicurezza agli utenti. Negli ultimi anni era stato l’ente sovracomunale ad occuparsi della manutenzione dei due corridoi lungo l’Agrò tra S. Alessio e Forza d’Agrò (sponda destra) e S. Teresa e Casalvecchio (sponda sinistra) ma quest’anno non ci ha pensato nessuno. E non è stato neanche predisposto un servizio di raccolta post festività, tant’è che nella cavea di San Pietro, a Casalvecchio, permangono ancora ammassati sacchi di rifiuti …”.
Ma ci sono ancora Autorità di Controllo in Sicilia ?
Adduso Sebastiano
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