A
lla cena tanto attesa con il presidente della commissione europea Jean Claude Junker, il vice Dombrovskis e il commissario agli affari economici Moscovici, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiede tempo e riservatezza: sul tavolo l’ipotesi di alcune rimodulazioni alla manovra
“Nessuna rinuncia” ci tiene a precisare subito il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al termine dell’incontro con il presidente della Commissione Jean Claude Juncker, e la premura da l’impressione che volesse rassicurare i suoi due mandanti, Salvini in primis, e poi anche Di Maio:
“Confido che con il dialogo si possa evitare l’apertura della procedura” – afferma Conte – “Non abbiamo discusso dei saldi finali” della manovra, ma “non c’è stata nessuna rinuncia alle riforme qualificanti del nostro programma di governo”.
“L’incontro ha ribadito l’apertura di un dialogo in un clima di rispetto reciproco, dobbiamo continuare a dialogare”. “Sono soddisfatto”, aggiunge.
Quello con Juncker “non è stato un incontro risolutivo. Il passo avanti sta nell’aver ribadito l’apertura di un dialogo” tra Italia e Ue, ha infine spiegato il premier.
Il rischio Grecia? “L’Italia ha dei fondamentali così solidi che mi sembra fuori luogo”, ha concluso Conte.
Per Jean-Claude Juncker, il presidente della Commissione europea,
“è stato un piacere ricevere il primo ministro italiano Conte e il ministro Tria per una cena di lavoro”
Poi, a chiusura della serata, un portavoce della Commissione europea dichiara:
“La cena di lavoro fa parte del dialogo permanente in corso tra la Commissione e il governo italiano. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni per avvicinare i rispettivi punti di vista e cercare una soluzione di prospettiva”
Lascia un commento