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Serena Salmi ospite ad ‘A tu per tu’

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La giornalista e conduttrice Serena Salmi ha parlato in esclusiva a Carlo Ametrano ad ‘A tu per tu’. Ecco le sue dichiarazioni.

Serena, parliamo di Formula 1. Chi vedi favorito per il titolo piloti?

“Io tifo Verstappen, perché sta provando in tutti i modi a recuperare e a dimostrare la sua superiorità. Penso sia il pilota più forte in pista. Vediamo che cosa succederà in questo fine settimana in Messico, in cui penso che dirà la sua come sempre”.

Come nasce la tua passione per il giornalismo?

“Sin da bambina sono sempre stata estroversa ed esuberante. Ho sempre letto, presentato spettacoli. Ho sempre avuto una predisposizione al contatto con il pubblico. Da bambina giocavo a condurre il telegiornale. Parliamo di una passione che nasce anche dal fatto che io sono una grande tifosa di una squadra di calcio, la Lazio, e come spesso succede pian piano vieni coinvolta dall’ambiente. Mi piace anche molto scrivere: ho scritto 11 racconti, che sono rimasti inediti, sul mio pc”.

Qual e il tuo sogno nel cassetto?

“Il mio sogno, irrealizzabile, sarebbe condurre una trasmissione calcistica, ma anche di motorsport, tutta mia. Mi piacerebbe parlare di sport prevalentemente maschili, anche perché io sono nata e cresciuta in una famiglia con cinque maschi: quattro fratelli più grandi e mio padre”.

Parlando della Lazio: qual è una partita che ti è rimasta nel cuore?

“Sono due: la prima è Lazio-Atletico Madrid nel 1999, la mia prima volta all’Olimpico. Diciamo che la prima volta non si scorda mai. La Lazio pareggiò 0-0 ma si qualificò. L’altra, invece, che ritengo la partita delle partite che è rimasta nel mio cuore è quando vincemmo la Coppa Italia contro la Roma nel 2013. Non me ne vogliano i tifosi della Roma”.

Venendo a questa stagione, come vedi la Lazio?

“Questa è una stagione in cui bisogna essere coscienti che ogni partita sarà una battaglia all’ultimo sangue. La situazione non è delle più rosee. Ci sono tanti infortuni, ma questa è una cosa che sta dando l’opportunità a tanti giocatori che tipicamente non sono titolari, penso a Basic o a Cancellieri, che si è anche lui purtroppo fatto male. Sono una tifosa ottimista a differenza degli altri, ci spero sempre. Adoro mister Sarri: penso sia un grande allenatore, anche se questa squadra non si presta particolarmente al suo gioco. Io però non mollo e spero che possa cambiare qualcosa. Ci aspetta una stagione difficilissima”.

Un calciatore che ti è rimasto nel cuore?

“Il mio mito assoluto è Beppe Signori. Io sono cresciuto con lui, che è stata anche la mia prima delusione quando decise di lasciare la Lazio. Ma i calci di rigore senza rincorsa di Beppe Signori non li dimenticherò mai, così come le punizioni di Sinisa Mihajlovic”.

Chi vedi in questa Lazio come possibile trascinatore?

“Io ho un debole per Pedro. Inutile dire della sua esperienza, ma penso che sia un giocatore che può fare da spalla a Sarri. Si è visto anche nel derby: c’è un video che circola in cui si vede Sarri chiedere a Rovella se riesce a resistere per altri 10 minuti e Pedro fa capire al mister che 10 minuti sono in realtà troppi. Neanche il tempo di dirlo che dopo 15 secondi la Lazio prende gol. Per me la sua esperienza è molto importante in questa Lazio, anche se un altro trascinatore può essere Guendouzi”.

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