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l presidente di Formula Imola Gian Carlo Minardi è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Carlo Ametrano. Di seguito le sue dichiarazioni.
Gian Carlo: ad Abu Dhabi Ferrari si gioca il Costruttori. Può farcela?
“Nello sport mai dire mai. Bisogna sempre sperare perché ci sono cose non programmabili. Per quanto abbiamo visto nell’ultimo GP, devo dire che salvo errori la McLaren ha qualcosa in più. Ci sono però anche due team, Red Bull e Mercedes, che possono far da guastafeste. La Ferrari non deve sbagliare niente e, oltre a questo, deve sperare che la fortuna giri dalla propria parte”.
Che voto diamo di base alla Ferrari?
“Senza dubbio positivo. Partita un po’ zoppicante, poi nella seconda parte ha ottenuto qualcosa in più. Non ha avuto una costanza lineare, ma 24 Gran Premi sono tanti. Siamo anche alla fine di un ciclo tecnico che si concluderà nel 2025, nel quale tante macchine credo saranno competitive. La Ferrari ha provato ed è riuscita ad avvicinarsi alle rivali, non a livello della McLaren ma i distacchi sono davvero minimi. Nel 2025 assisteremo a un campionato combattutissimo, ma anche quello di quest’anno è stato eccezionale: almeno 4 team hanno vinto più di 4 gare. Sia McLaren, Ferrari e Mercedes hanno resto lo spettacolo ancor più interessante oltre alle vittorie di Red Bull”.
Venendo proprio alla Red Bull: Perez andrà via?
“Mai dire mai. È appoggiato economicamente da sponsor messicani molto forti. Onestamente aspetterei il comunicato ufficiale. Sono anche in difficoltà a dire chi possa essere il successore. Farei fatica a dirlo. Per prendere la decisione bisognerebbe avere dei dati che loro sicuramente avranno ottenuto da Racing Bulls. Non è una scelta facile. Senza dubbio devono vedere qualcosa perché ci sono solo i punti Verstappen e il Mondiale Costruttori, proprio per questo, non è stato vinto”.
Venendo a Imola e considerando il contratto in scadenza nel 2025, ci sono novità per il rinnovo?
“Stiamo aspettando l’evoluzione delle trattative. Come era in programma, ACI e il suo presidente hanno messo in sicurezza il GP di Monza. Un po’ come avevamo accordato, ora si sta mettendo in ballo il discorso Imola. Si era parlato di un possibile recupero del GP, non disputato nel 2023, nel 2026, per poi discutere in futuro un eventuale rapporto di collaborazione che credo possa essere basato sull’essere un’alternativa. Tutte queste trattative vanno al di sopra di quello che Formula Imola, della quale sono il presidente, vuole. È un discorso a livello nazionale, è inutile nasconderci. Come abbiamo visto nel tennis con il rinnovo della Finals e l’arrivo della Coppa Davis, e va fatto un grande applauso alla Federazione, oggi certi eventi sono di immagine internazionale per la promozione del turismo e del Made in Italy. Se non dovessimo avere il supporto del governo e delle forze politiche sarebbe impossibile fare questi avvenimenti. Oggi la nostra prima industria, che è il turismo, ha ricevuto grandi benefici grazie agli eventi sportivi che si sono svolti in Italia. Per cui credo che anche Monza e Imola debbano godere di contributi. Noi mettiamo quasi 750/800 milioni di euro in poche settimane e questo indotto è certamente un lato positivo. Senza però un contributo dedicato dal governo è impossibile fare queste manifestazioni, anche se abbiamo dimostrato che in Italia possiamo arrivare al top ed essere competitivi contro tutte le nazioni del mondo”.
Il Minardi Day, invece, cambia data giusto?
“Abbiamo cambiato il mese per tanti motivi. Il 13-14 settembre è l’unico non in concomitanza con la Formula 1. Si è rimessa in moto l’organizzazione. Siamo alla 9^ edizione. Speriamo di mantenere l’appeal anche per il prossimo futuro. Infine, nel salutarvi, colgo l’occasione per fare tanti auguri di buone feste a tutti voi”.
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