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uovo appuntamento imperdibile con ‘Passione Formula 1’.Ospite ai microfoni di Carlo Ametrano, lo scrittore ed esperto di Formula 1 Luca Dal Monte.
Di seguito le sue parole.
Luca, puoi dirci esattamente cosa è uscito lo scorso 4 giugno?
“È uscito quello che di fatto è il mio primo libro non di automobili, ovvero la biografia di Luca Vialli, con la prefazione del fratello.Luca era un mio amico da quando eravamo ragazzini a Cremona ed è diventato una stella planetaria ma sempre super umile.
Non ha mai dimenticato la sua identità”.
Vuoi provare a descriverlo?
“Vialli è stato uno dei migliori calciatori del dopoguerra.Ora fa abbastanza ridere se si pensa al 2024.
Diciamo che è stato uno dei più grandi giocatori italiani. È partito dalla Cremonese per poi andare alla Sampdoria dove con Mancini e non solo riuscirono a battere ogni tipo di record, riuscendo a battere la Juve, il Milan di Sacchi e il Napoli di Maradona.Alla Juventus ha conquistato la Coppa dei Campioni e poi è andato al Chelsea in Inghilterra capendo l’importanza della sentenza Bosman.
Lì ha fatto anche il giocatore-allenatore ma ha capito che allenare gli comportava molto più stress e ha smesso facendo l’opinionista.Come tutti ricordiamo, purtroppo, ha avuto un cancro al pancreas e dal momento che lo ha reso noto è diventato ancor di più un esempio di sopportazione e di resilienza.
Un esempio per tutti in Italia e nel mondo”.
E con la chiusura più bella: la vittoria dell’Europeo con Mancini.
“Diciamo l’incoronamento di una vita per il campo sportivo.Se pensate che la Nazionale di Mancini, al di là di Vialli come accompagnatore, aveva nello staff 5 ex giocatori della Samp.
E vincono a Wembley, nello stadio nel quale persero una finale del ‘92 contro il Barcellona. È stato un epilogo bellissimo, soprattutto per loro.Ci fu il meraviglioso abbraccio: aveva vinto la prima battaglia, rimaneva solo quella più importante che purtroppo non è riuscito a vincere”.
Venendo alla F1, non pensi che Ferrari stia già pensando al 2025 per Hamilton?
“Questa è una cosa che si facevano tanto tempo fa, quando c’erano pochi strumenti a disposizione.
Penso che ora sia relativamente impossibile considerando gli strumenti che si hanno a disposizione.La realtà è che la Ferrari al momento è quarta forza, dopo aver iniziato il Mondiale come seconda, salvo giornate di gloria.
Red Bull non è l’astronave dello scorso anno ma è comunque al vertice, poi ci sono McLaren e Mercedes che pian piano si sta riprendendo”.
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