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i microfoni di Carlo Ametrano per il punto F1 della settimana è intervenuto Filippo Gherardi, responsabile dell’area motori di Sportitalia.Di seguito le sue dichiarazioni.
Filippo, a due gare dalla fine abbiamo Verstappen campione del mondo.
Per il Mondiale costruttori, invece, Ferrari può cercare il ‘colpaccio’?
“In realtà se guardiamo quanto fatto negli ultimi tempi, abbiamo visto un’ottima Ferrari.Più che colpaccio io la definirei convinzione.
Ho fatto un servizio per Sportitalia nel quale ho analizzato gli ultimi numeri.McLaren nelle ultime quattro gare, eccezion fatta per la doppietta nella Sprint in Brasile, sta manifestando un’involuzione dal punto di vista tecnico e prestazionale.
La Ferrari è invece quella che ha ottenuto i risultati migliori.Se escludiamo il passaggio a vuoto nella gara di Interlagos, la Ferrari nell’ultimo mese e mezzo non ha sbagliato un fine settimana.
Penso, dunque, che la Rossa abbia i mezzi per poterci credere”.
È successo davvero qualcosa tra Leclerc e Sainz a Las Vegas?
“Se Leclerc fosse stato in lotta per il Mondiale piloti…penso che la polemica avrebbe avuto senso.Così, invece, la vedo abbastanza sterile.
A me Sainz sta piacendo molto.Se si lotta per un Mondiale costruttori conta arrivare davanti all’avversario e fare punti.
In questo momento conta l’interesse comune che è vincere il Mondiale costruttori.Leclerc deve ancora diventare un grande campione: non ha vinto nulla di concreto con Ferrari, e non è una cosa da sottovalutare.
Aspettare Hamilton il prossimo anno come il pilota che ha riportato il costruttori in Ferrari gli darebbe una bella iniezione.Il consiglio che darei a Leclerc è: stai e gioca con Sainz”.
Cosa è successo alla Mercedes?
“Quest’anno ha dimostrato su alcune piste di essere ingiocabile.
Su altre, la maggior parte, ha manifestato diversi problemi.L’anno prossimo con Wolff dovranno lavorare proprio sulla continuità.
Su piste quasi più complicate per quel che riguarda la gestione degli pneumatici si è esaltata.Se dovessi dare un premio alla non regolarità, lo darei a loro. È davvero un enigma capire il loro andamento.
Credo che sia un progetto già competitivo, ma deve diventare regolare”.
Perez potrebbe salutare Red Bull a fine stagione: chi ti convince di più tra Colapinto e Tsunoda?
“A me l’idea Colapinto non dispiace, anche se la vedo più una questione di marketing.Va detto però che Tsunoda da anni sta dimostrando di meritare qualcosa in più.
Io a oggi prenderei Tsunoda, ma mi rendo conto che ci sono scelte che vanno anche oltre al discorso tecnico e Colapinto le sintetizza meglio del giapponese”.
Potrebbero mettere Colapinto in Visa Cash App e Tsunoda in Red Bull?
“Per Tsunoda sarebbe una parentesi provvisoria.Come seconda guida preferirei Tsunoda, se pensiamo all’obiettivo di lottare per il Costruttori.
Quest’anno Red Bull perderà il titolo dopo tre anni. È ovvio che dovranno provare a inserire, considerando che hanno il campione del mondo, una seconda guida che dia risultati diversi da quelli che nel 2024 ha dato Perez.Tsunoda, in tal senso, offre maggiori garanzie perché credo che a oggi sia più forte.
Credo che Red Bull dovrebbe decidere in maniera definitiva.Non vedo in Colapinto un talento così assoluto da poter fare giochi come fece Ferrari con Leclerc, che lo lasciarono in Alfa Romeo il primo anno.
Detto ciò, mi interessa vedere come risponderanno e prepareranno la vettura senza Adrian Newey”.
Verstappen è campione del mondo per la quarta volta: è stato il titolo più bello?
“Il 2021 è stato contro Hamilton il Mondiale delle polemiche, mentre il 2022 e 2023 sono stati quelli del dominio.Quello del 2024 è stato il Mondiale del dominio.
Ho analizzato un po’ i numeri: se prendete le prime 11 gare e le successive 11, vi rendete conto della differenza.Ne ha vinte 7 delle prime 11 e solo una delle successive 11.
Se Verstappen ha portato a casa il Mondiale piloti è soprattutto per merito suo, in quanto la macchina ha avuto un’involuzione.Quando parlo di campioni mi piace farlo con i numeri.
Al momento davanti a Verstappen ci sono solo tre piloti: Fangio, Hamilton e Schumacher e come lui hanno fatto Prost e Vettel. È entrato nell’Olimpo dei più grandi perché è forte.Credo che oggi sia l’unico pilota in grando di colmare un gap con la macchina che guida.
Ciononostante, se Verstappen ha vinto il Mondiale è perché nella prima parte di stagione ha messo dentro un tesoretto.Ha fatto un po’ quello che ha rischiato di fare Quartararo in MotoGP quando ha subito il rientro di Bagnaia…ma almeno lì è andata in maniera diversa”.
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