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eppe Gabbiani è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Carlo Ametrano. Di seguito le sue dichiarazioni.
Beppe, parliamo di Formula 1. La stagione è ripartita nel segno di McLaren, quali sono le prime sensazioni?
“Il campionato dello scorso anno era terminato con una McLaren in grande spolvero ed è riiniziato così. Non dimentichiamo gli ultimi giri in Australia: se Piastri non avesse fatto quel piccolo errore sarebbe stato uno-due. Verstappen resta Verstappen, quindi un pilota che riesce a guidare sopra le righe, mentre Mercedes è leggermente sotto con Russell e Antonelli, che ha fatto una buona gara anche se è stato fortunato nel momento in cui si è girato. E poi c’è la Ferrari… Io ho la mia idea: con le gomme bianche non va, con le gialle non va e con le rosse non va. Non sta dritta. Quando vedi che nell’ultimo transitorio prendi 3 decimi, è tanto. Parlo di come si vede la vettura quando la inquadrano. Leclerc sul giro secco è fortissimo, e poi c’è Hamilton. Chi è più bravo di lui? Vedevo che dovevano girare molto lo sterzo per mettere la macchina in posizione all’entrata di curva. In Cina cominceremo a capire bene le posizioni, considerando che non pioverà. Io tempo fa espressi un parere sulla Williams, che al momento va meglio della Ferrari. Parliamo di una realtà che c’è, concreta”.
Prima del GP di Cina, Ferrari è il quarto-quinto team della griglia, no?
“Certo. È proprio quello che dico. McLaren è davanti, ma non solo. In Red Bull c’è Verstappen che va, anche se parliamo di un pilota che ha fatto smettere Perez, che non è un pilota che va piano. Non vorrei mai correre con lui in squadra, mai. Con uno così si fa molta fatica. Io ho avuto Bellof in squadra e so che cosa vuol dire, non ho dormito per 8 mesi. Non puoi dare giudizi sulla macchina quando parli di Verstappen. Però se le McLaren vanno così…”.
Qual è il vero problema della Ferrari?
“È difficile dirlo. Mi ricordo che quando arrivarono gli ingegneri dalla Benetton ci hanno messo 5 anni per vincere, anche se poi hanno dominato. Oggi sono cose un po’ più difficili da fare, anche se mi rendo conto che sono in grande difficoltà. Vedi che Hamilton si è già lamentano e questo la dice lunga. Poi ci sarebbe da discutere anche per la strategia: perché mettere le bianche? Vista la situazione, con 22 giri da fare, metti le gialle”.
Per salutarci, un ricordo su Eddie Jordan.
“Ci ho corso contro. Parliamo di una persona splendida. Siamo subito diventati amici. Aveva una casa discografica, gli piaceva la musica e giocare a golf. Ci siamo visti parecchie volte anche quando aveva venduto il team. Era simpaticissimo, ridevamo sempre ogni volta che ci vedevamo. Se ne va un pezzo importante della storia della Formula 1”.
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