14.9 C
Castellammare di Stabia

Come si gioca a poker nel mondo: non solo Texas Hold’em

LEGGI ANCHE

Si tratta di un dato di fatto: i giocatori di poker più giovani conoscono il Texas Hold’Em e spesso ignorano la grandissima quantità di varianti di questo gioco che esistono e sono esistite nel mondo. Anche qui, si può parlare di specifiche tendenze, soprattutto se si considera che quella del Texas Hold’Em si è imposta soltanto in tempi relativamente recenti, mentre, ad esempio, all’inizio del secolo scorso dominavano le partite che seguivano le regole del 7 card stud.

Per fare chiarezza, è il caso di passare in rassegna alcune delle varietà più note, alternative al Texas Hold’Em e comunque diffuse nel mondo: nessun pokerista vorrebbe incappare in una di queste e rischiare di perdere perché non ne conosce a fondo regole e dinamiche. In questo senso, una volta capito cosa sono i casino online non aams o anche quelli a norma, potrebbe essere utile allenarsi su uno di questi, selezionando la varietà preferita o quella in cui si desidera sperimentarsi, per padroneggiare al meglio le differenze dal community card poker più tradizionale.

Il community card poker: non solo Texas Hold’Em

Poker Depositphotos_2424149_LNon tutti sanno che il Texas Hold’Em è soltanto una delle tipologie di questo gioco di carte appartenenti alla grande categoria del community card. Il perché è presto detto: le regole prevedono di distribuire due carte a ciascun giocatore, mentre le altre cinque voltate dopo ogni puntata sul board sono messe in comune. Tuttavia, il Texas Hold’Em non è l’unico poker community card esistente. Ne esistono infatti almeno altre tre, tra cui spicca certamente l’Omaha.

La variante Omaha prevede la distribuzione di quattro carte a ciascun giocatore, e aggiunge una regola specifica che rende il gioco più complesso e sottile rispetto all’Hold’Em. Infatti, è obbligatorio usare esattamente soltanto due carte delle quattro distribuite, più tre del board, per completare la combinazione con cui competere dopo l’ultima puntata.

Al contrario, nel Royal Hold’Em si mantengono invariate le regole del Texas Hold’Em, con un’unica grande differenza: si gioca soltanto con Asso, Dieci, Fante, Regina e Re e, quindi, con sole 20 carte, rendendo più facile realizzare le diverse combinazioni e dunque facendo saltare tutti i normali calcoli che si eseguirebbero in una normale partita.

Infine, un’altra particolarissima variante è il cosiddetto poker tic tac toe, in cui cambia la disposizione delle carte sul board: il mazziere gira a ogni puntata tre carte, disposte verticalmente, fino a formare un quadrato di 3 carte per 3. All’ultimo giro, ogni giocatore dovrà combinare le proprie due carte private con una colonna, una riga o una diagonale delle carte del board, per ottenere la combinazione migliore.

Esempi di draw poker

Le caratteristiche del draw poker si allontanano ancora di più dal Texas Hold’Em, proprio perché ai giocatori è concesso di cambiare una o più carte all’inizio o nel corso della partita. In due specifiche varianti, inoltre, l’obiettivo è radicalmente diverso rispetto a quello dei poker community card: infatti, nel California lowball e nel Badugi, con rispettivamente 5 o 4 carte, sarà necessario ottenere la combinazione più bassa possibile. Nel primo caso, essa corrisponderà al 5-4-3-2-A; nel caso del Badugi, invece, al 4-3-2-A.

Le regole dello Stud Poker

Le varianti note come stud poker erano molto giocate negli anni ’70, a dimostrazione di come il community card poker sia una tendenza piuttosto recente. In questo caso, i pokeristi devono giocare con una combinazione di carte coperte e scoperte, rivelando agli avversari dunque solo una parte della propria mano; ogni giocatore ha quindi informazioni incomplete sugli avversari e ha il compito di ricostruire da sé le combinazioni possibili in mano agli altri partecipanti e le probabilità di successo delle proprie carte.

Nel caso del 7 card stud, in totale ogni giocatore possiede 3 carte coperte e 4 scoperte alla fine della mano, per un totale di 7. Al contrario, il 5 card stud, una variante molto più vecchia, prevede una sola carta coperta e 4 scoperte, rendendo le dinamiche estremamente diverse da quella delle tipologie di poker più tradizionali.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cittadella – Juve Stabia: La doppia faccia di Luca Pandolfi, dal flop a Castellammare al successo in Veneto

L'ex Juve Stabia affronta la sua vecchia squadra nel momento migliore della sua carriera, ma la memoria collettiva delle Vespe lo lega ad una stagione da incubo.
Pubblicita

Ti potrebbe interessare