Schiavi, le sue dichiarazioni sul momento della Juve Stabia nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.
Pio Schiavi, ex difensore della Juve Stabia nell’anno della promozione in B 2018-2019, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” per commentare insieme a noi il momento delle Vespe.
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Le dichiarazioni di Pio Schiavi sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.
“Ho provato tantissima emozione nella promozione in Serie B del 2018-2019 perché era il mio primo anno tra i professionisti.Fu un’emozione immensa.
E’ stato sempre un grande settore giovanile quello della Juve Stabia, partecipai agli Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali.Era un settore giovanile importante allora e si sta dimostrando con i fatti anche ora.
Manco da un pò al Menti, dovevo venire col Crotone in casa e non mi è stato possibile per un problema.
Ora gioco al Portici e mancano due gare al termine.
Ho un ricordo bellissimo di quel Juve Stabia-trapani, mi sembrava la Bombonera del Boca Juniors.Avevamo qualcosa in più del Trapani anche se loro avevano Italiano in panchina ma quell’anno non ce n’era per nessuno.
Ho imparato tanto da Melara, Vitiello, Paponi e tanti altri che avevano giocato anche in Serie A.Ho visto 4-5 partite e andavano a memoria quest’anno.
C’erano nomi in quella Juve Stabia del 2019.
Il gruppo era solido ma anche quest’anno hanno creato un’alchimia tra società, allenatori e squadra.Ad inizio campionato chi parlava di promozione era un folle e in campo hanno dimostrato che erano superiori a tutti gli altri.
Si impara tanto a prendere spunto da giocatori che hanno giocato di più e anche in Serie A e da quell’anno della promozione in B ho imparato tanto.
Alla fine l’occasione arriva e ti devi far trovare pronto.
Con la coscienza devi stare a posto ed è importante per il prosieguo della carriera.Se sei mentalmente sempre pronto, anche se il momento arriva l’anno dopo sei diventato più maturo.
I più giovani devono lavorare sempre duro e impegnarsi sempre al massimo facendosi trovare pronti.
Caserta è un grande allenatore e un grande gestore di giocatori.A me ha dato tanti consigli.
A Caserta che vincemmo in Coppa Italia mi disse continua così e non mollare mai tanto sai che davanti hai uno come Vitiello ma il tuo momento verrà.Ero alla mia prima esperienza tra i professionisti e avere consigli da Caserta era tantissimo per me.
Polito si prende anche le responsabilità degli altri e quell’anno è stato tutto perfetto.
Quell’anno che fui chiamato dalla Juve Stabia dissi subito sì.
Castellammare ha una grandissima tifoseria e vive di calcio.Segue sempre in massa lo Stabia ed è una città che merita di stare in Serie B perché piazze come Castellammare ce ne sono poche.
Langella quell’anno non era molto presente, quell’anno era più presente Manniello.
Mi sento spesso con Elia, Castellano e Viola, oltre a Canotto e siamo stati felicissimi per la promozione di quest’anno in Serie B”.