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Castellammare di Stabia

Rufini: Juve Stabia, allarmismo immotivato. Solo un periodo di appannamento

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anilo Rufini, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese” che va in onda sui canali social ViViCentro ogni lunedì dalle 20:30.

Le dichiarazioni di Rufini sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Secondo me c’è un allarmismo immotivato.Lo scorso anno la Juve Stabia ha vinto un campionato difficilissimo.

Quest’anno ha iniziato in modo splendido, come non c’era da esaltarsi allora non c’è da deprimersi ora.E’ un momento di appannamento, solo un attimo di sbandamento che non preoccupa.

Mi sarei preoccupato di più se la Juve Stabia avesse perso per sfortuna, ogni squadra ha un suo periodo negativo e la Juve Stabia ne uscirà fuori alla grande e darà ancora grandi soddisfazioni.Il mister ha adattato i calciatori alla soluzione migliore che per lui ora è il 3-4-2-1.

In fase di possesso col 4-3-1-2 hai il trequartista che può dare fastidio tra le linee.Il 3-4-2-1 sfrutta al massimo l’ampiezza del campo e presuppone un grande possesso palla.

Quando perdi palla, rischi di difendere a 4 o a 5 e rischi di prendere delle ripartenze.Ogni modulo ha i suoi pro e contro e dipende sempre dai protagonisti.

Pagliuca è un grandissimo allenatore e motivatore ed è entrato in simbiosi con la piazza.Se ci sono da fare dei cambiamenti lo farà senza dubbio.

E’ molto importante avere la concentrazione e l’attenzione e far capire all’arbitro che si è in partita per fare risultato.Personalmente una volta c’era molto più dialogo con gli arbitri che capivano molto di più i momenti della partita.

Ora gli arbitri sono più inesperti.Avere però gente che si faccia sentire dagli arbitri col giusto atteggiamento è importante.

Se ne agevola anche l’arbitro di questo tipo di comportamenti.A me non piace il Var, io non avrei potuto giocare col Var.

Prima c’era più responsabilità per la terna arbitrale, spesso sbaglia anche il Var.Secondo me non è questa l’innovazione giusta.

Sono d’accordissimo con la goal line ma sul Var no.Così come sbagliano i calciatori deve sbagliare anche l’arbitro.

E poi ci sono troppe interruzioni per il Var e troppo gioco fermo.Il pubblico della Juve Stabia ci ha sempre sostenuti.

Semmai a fine gara ci è stata qualche piccola contestazione.Il consiglio che do a questi ragazzi è quello di dare sempre tutto.

L’impegno è alla base di tutto.Se la squadra da l’impressione di dare tutto sul campo verrà sempre applaudita.

E’ fisiologico un periodo di appannamento dei giocatori quando hai una squadra giovane.E’ ancora l’inizio e per essere l’inizio la Juve Stabia sta facendo abbastanza bene.

E’ una squadra che se la gioca con tutte e fino alla fine lotterà per ottenere l’obiettivo salvezza.Il presidente D’Arco era una persona eccezionale e buona.

Io lo chiamavo Padre Pio.Era un padre di famiglia che voleva bene ai suoi giocatori.

Avevamo un rapporto anche extra-campo.Spesso mangiavamo anche con Zamparini e i figli a Castellammare.

D’Arco ha fatto rinascere il calcio a Castellammare”.


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