Mancini: “Mi piace Pochesci ma le sue idee hanno bisogno di tempo”

Renato Mancini, ex difensore della Juve Stabia e attuale allenatore del Locri, è intervenuto nel corso de "Il Pungiglione Stabiese"

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Renato Mancini, ex difensore della Juve Stabia e attuale allenatore del Locri, è intervenuto nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Renato Mancini sul momento della Juve Stabia sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

Castellammare è una piazza importantissima. Una piazza che ti aiuta nel raggiungimento degli obiettivi, ti mette pressione ma ti da visibilità e sostegno.

Umilmente dico che Pochesci è un grandissimo allenatore ma ha delle idee per le quali ci vorrebbe molto più tempo. Confermando Pochesci, si potranno ottenere tutti gli obiettivi possibili ma col tempo. Subentrando non è facile cambiare mentalità ad una squadra che aveva un’ottima difesa e che ora deve cambiare tipo di gioco. Finora la Juve Stabia non ha incontrato squadrette e non le incontrerà perché sabato si affronterà un Catanzaro che è già in Serie B.

Il mio gol a Caserta arrivò su punizione battuta da Rufini. Purtroppo a Caserta fummo espulsi sia io che l’attaccante della Casertana e finì 1-1.

Un allenatore vive lo spogliatoio h24 per 7 giorni. Conosce gli umori, il carattere dei ragazzi e non può essere messo in discussione e non ci devono essere intrusioni nel suo lavoro. Un allenatore deve essere libero, ha responsabilità e se le prende ma le scelte devono essere sue.

Il Catanzaro è fuori classifica come il Catania nel nostro campionato. E’ un 3-5-2 ma molto propositivo e ha giocatori di qualità in ogni reparto. Una proposizione di gioco che passa dal centrocampo. Dopo il passo falso di Viterbo solo un calo di pressione potrebbe giocare a favore della Juve Stabia. E’ una squadra che non ha punti deboli secondo me. Una gara da attenzionare al massimo secondo me.

Mi piacciono le idee di Pochesci ma hanno bisogno di tempo. E’ un rivoluzionario ma mi piacciono le sue idee. Se vai ad affrontare il Catanzaro a viso aperto paghi dazio perché hanno tante qualità. Anche io ho affrontato il Catania in modo sfrontato e ho subito una lezione. Spesso si commette questo errore ma sappiamo che il Catanzaro ha tantissima qualità. Non lo affronterei a viso aperto.

I giocatori esperti in una rosa devono restituire qualcosa di personale e sono quelli che si devono prendersi le responsabilità. Nel calcio non è segnato nulla. I risultati inaspettati sono dietro l’angolo. La responsabilità che ha un esperto è giusto che la metta in campo.

Penso che la Juve Stabia faccia una partita di attesa contro il Catanzaro che davanti ha tanta fantasia e tanta qualità. Queste sono gare che si preparano da sole. Con il Catania noi del Locri non avevamo nulla da perdere. Al cospetto del Catania però ci siamo un po’ indeboliti nelle gambe. E abbiamo sbagliato l’approccio.

L’obiettivo della Juve Stabia era quello di fare un campionato tranquillo e si sta rispettando. Qualcosa di più si poteva fare in prospettiva per costruire. Questo non c’è stato. E forse dopo tre anni qualcosa in più si poteva fare non per vincere ma per programmare per il futuro”.

 

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