L
uigi Pavarese, figura storica del calcio italiano, è stato protagonista della quarta giornata dell’International Sport Film Festival. L’ex direttore sportivo di Napoli e Juve Stabia ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno ripercorso la sua lunga carriera e hanno offerto spunti di riflessione sul mondo del calcio.
Juve Stabia: un capitolo importante
“Sono stato molto contento di lavorare con la Juve Stabia”, ha esordito Pavarese. “Abbiamo portato entusiasmo a Castellammare dopo una retrocessione difficile. Ho un ottimo rapporto con il presidente Langella, un uomo appassionato che deve continuare a credere nel progetto. E poi ci sono figure importanti come Pagliuca, Lovisa e Roberto Amodio. Purtroppo, per motivi caratteriali, ho dovuto lasciare la società. Ma con Manniello, con cui in passato ci sono stati degli attriti, ora c’è un rapporto di grande amicizia”.
Il mito del Grande Torino e l’amore per Napoli
Parlando del Grande Torino, Pavarese ha sottolineato l’importanza di quella squadra per il calcio italiano: “È stato un mito assoluto. Poter lavorare allo stadio Filadelfia è stata una grande fortuna. Quei ragazzi ci hanno insegnato il valore del ‘noi’ e ci hanno lasciato un’eredità straordinaria”.
L’ex dirigente ha poi rivolto un pensiero al Napoli:”Sono sicuro che il Napoli vincerà lo scudetto. Lo dico da quando è arrivato Conte. Maradona era un amico, un campione unico. Ho avuto il piacere di lavorare con lui e ho un bellissimo ricordo di quando mi sono incontrato con Ferlaino per ricordarlo”.
Un aneddoto su Maradona e Alemao
Pavarese ha concluso il suo intervento raccontando un aneddoto simpatico su Maradona e Alemao: “A Bergamo, dopo l’episodio della monetina, Ferlaino disse ai giornalisti di non aver riconosciuto Alemao. In realtà non era vero, ma fu un modo per sdrammatizzare la situazione”.
Le parole di Luigi Pavarese hanno suscitato grande interesse tra il pubblico presente all’evento, dimostrando ancora una volta quanto la sua figura sia legata indissolubilmente alla storia del calcio italiano.