La stagione della Juve Stabia è terminata con un pareggio per 0-0 contro la Sampdoria, retrocessa in Serie C a causa del risultato e dei risultati negativi maturati sugli altri campi. Per quanto riguarda le Vespe, certamente la stagione non può considerarsi conclusa: il quinto posto in regular season ha fatto sì che ai playoff le Vespe affronteranno il Palermo, arrivato ottavo in classifica. Dunque, non c’è da mollare la presa e non sono permessi cali d’attenzione in vista dei prossimi delicatissimi match. Nel corso della conferenza stampa successiva al fischio finale, Leonardo Candellone, attaccante della Juve Stabia ha rilasciato delle parole mirate a caricare il gruppo e mantenere alta la concentrazione. Di seguito riportate le sue parole.
Le parole di Candellone in conferenza stampa
Su cosa rimane da questo campionato: “Dall’inizio è stata una cosa inimmaginabile per come è iniziata, è stato un bellissimo percorso e ci tenevamo a rimanere quinti dopo tante settimane. Non volevamo perdere oggi e fare quel punto che ci serviva. Dalla stagione porto tante lotte dietro con i compagni, cercando di fare sempre il massimo per migliorarci. Adesso inizia qualcosa di incredibile a cui nessuno avrebbe creduto: ci godiamo il momento e cerchiamo di andare più in là possibile.”
Sulle aspettative della Sampdoria: “Sapevamo che la Samp era all’ultima spiaggia in zona retrocessione. Van fatti i complimenti per come sono venuti, dispiace per loro e sapevamo che era una attaglia e noi volevamo chiudere bene il campionato.”
Sulla mentalità da adottare con Palermo: “Dobbiamo essere sereni, tranquilli delle certezze che abbiamo dimostrato, se siamo lì ce lo meritiamo e abbiamo fatto tanto in quest’anno. Dobbiamo essere consapevoli di forza, umiltà: se riusciamo a mettere lo stesso di tante volte.”
Sul rinnovo e la preparazione al salto in Serie A: “Finiamo la stagione, ci siamo parlati e poi si vedrà. Diciamo che personalmente son contento per un’annata del genere, quindi sono felice di star dimostrando continuità in un campionato così difficile.”
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