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Juve Stabia, “Vespa Rosa”: La riflessione di Ketty Chirico in merito alla violenza sulle donne

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Donne e vespe, un binomio che al Romeo Menti è sempre attuale. Sono sulle gradinate e non solo: donne che lavorano, che seguono le loro famiglie, gli amici. Donne che, con una voce sola, vogliono gridare forte: NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE, SUI BAMBINI, SUGLI ANIMALI E SUGLI ANZIANI.

Perché le donne che hanno sempre partecipato con i propri pensieri alla rubrica la “Vespa Rosa” non si ricordano di essere dalla parte dei più deboli solo l’8 Marzo o il 22 Novembre, in occasione della Giornata Nazionale contro la Violenza sulle Donne. Lo fanno tutto l’anno.

E proprio perché il loro impegno non conosce pause, iniziano già da ore a discuterne, ad approfondire, a dare voce a chi ha qualcosa da dire.

La riflessione di Ketti Chirico: “L’uomo non accetta la libertà della donna”

La prima speranza di una lunga serie di interventi ci arriva questa mattina da una voce autorevole e vicina alla nostra comunità: Ketti Chirico, mamma del Presidente Onorario Gianfranco Piccirillo e del fratello Carlo.

Ketti ha condiviso con noi un pensiero profondo sul dramma dei femminicidi in Italia, ponendosi una domanda cruciale: perché l’uomo si comporta così? È delirio di onnipotenza, gelosia, la paura del tradimento?

Ecco la sua lucida analisi:

“Penso, secondo il mio modesto parere, che l’uomo da padre padrone che era, è passato in secondo piano. La donna ha acquistato con l’emancipazione femminile, la sua indipendenza economica e soprattutto, anche sposandosi, non vuole perdere la sua fetta di libertà.

Ecco il punto: l’uomo non accetta tutto questo e accadono le tragedie.”

La soluzione non sono le botte, ma l’amore e l’educazione

Il pensiero di Ketti Chirico non si ferma alla diagnosi del problema, ma ne indica anche la cura. Una cura che parte da un bisogno fondamentale e da una responsabilità collettiva.

“Bisogna capire che ogni individuo ha bisogno dei propri spazi per andare d’accordo, ma soprattutto la donna vuole, in primis, essere amata, coccolata, protetta e non picchiata o addirittura pugnalata.

Lo so, sono parole dette e ridette, ma bisogna iniziare dalle scuole ad inculcare ai ragazzi, fin da piccoli, che non bisogna mai picchiare una donna, ma trattarla con amore e rispetto per evitare tragedie che non risolvono il problema, ma distruggono intere famiglie, ad iniziare dai figli che pagano duramente le conseguenze.”

Ringraziamo Ketti Chirico per queste parole, che non sono solo parole, ma un programma d’azione.

Le partecipanti alla “Rubrica Vespa Rosa” di ViViCentro sposano in pieno questo pensiero: la battaglia contro la violenza è prima di tutto una battaglia culturale, che si vince sui banchi di scuola e nell’esempio quotidiano.

Noi continueremo a parlarne, oggi e tutto l’anno.

Juve Stabia TV


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