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Juve Stabia e il VAR: croce e delizia della sesta giornata di campionato in Serie B – La Bastonatura

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La sesta giornata di campionato di Serie B ha visto tornare prepotentemente alla ribalta in grande evidenza un protagonista assoluto, il VAR, che con tante storture e diversi errori sia da parte degli arbitri che dei “varisti” ha prodotte tra le vittime di giornata anche la Juve Stabia ma non solo.Il VAR infatti ha inciso, con decisioni errate da parte da chi avrebbe solo il compito di valutare delle immagini televisive viste e riviste più volte, in maniera nefasta su alcune gare determinando anche in alcuni casi i risultati della sesta giornata di Serie B.

Gli errori del VAR nella sesta giornata di serie B.

La prima gara molto probabilmente falsata dalle decisioni del VAR è stata Pisa-Brescia terminata con la vittoria dei toscani per 2-1.Nel momento di maggiore difficoltà del Pisa sul punteggio di 1-1 infatti arriva l’episodio che cambia le sorti della partita: Piccinini coglie impreparata la difesa del Brescia e appoggia per Tramoni che di piatto trafigge Lezzerini.Sulla traiettoria dell’ex biancoblù c’è però Mlakar e l’arbitro viene richiamato al Var.L’episodio è molto dubbio, ma dopo due minuti di revisione l’arbitro decide di convalidare il gol tra le polemiche dei giocatori del Brescia.Lo stesso Maran nel post-gara si è lamentato non poco di questa decisione alquanto discutibile del VAR.

 

Copione simile in Palermo-Cesena terminata col punteggio a reti bianche di 0-0.Sono stati addirittura 4 i gol annullati al “Barbera” per fuorigioco nella sfida tra Palermo e Cesena.Ma uno di questi 4 gol (del Cesena) sembra essere regolare anche rivedendolo al VAR: una posizione di fuorigioco di Shpendi, ritenuta discutibilmente attiva, sul gol effettuato da Kargbo sugli sviluppi di calcio d’angolo.Quest’ultimo episodio ha fatto molto discutere i tifosi bianconeri e lasciato più di un dubbio sulle decisione degli addetti al VAR ancora una volta alquanto discutibile.

Gli orrori del sig.Prontera di Bologna e del VAR del sig.Gualtieri di Asti e dell’AVAR, Serra di Torino in Modena-Juve Stabia.

A Modena, dove i canarini di mister Bisoli hanno comunque meritato l’intera posta in palio, è successo un po’ di tutto tra gli orrori dell’arbitro sig.Prontera di Bologna e le decisioni del VAR del sig.Gualtieri di Asti e dell’AVAR sig.Marco Serra di Torino, già noto ai tifosi stabiesi per aver annullato in uno spareggio playoff nei tempi supplementari a Bassano nel 2015 un gol regolarissimo di Gomez alle Vespe, poi eliminate ai calci di rigore.

 

Al minuto 24 l’azione del gol del vantaggio del Modena su calcio di rigore siglato da Palumbo è palesemente viziata, come dimostrano le immagini, da una fallo di mani a centrocampo dello stesso Palumbo che cerca di controllare di destro per poi colpire la sfera con la mano sinistra.Poi l’azione continua con Ruggero che perde palla al limite dell’area e il conseguente fallo da rigore di Leone.In questo caso forse è scagionato il VAR perché Ruggero riprendendo la sfera è come se facesse ripartire una nuova azione e quindi impedisce l’intervento del VAR sul fallo di mano a centrocampo.Ma resta comunque il fallo di mani di Palumbo a centrocampo e Prontera che era a due passi doveva vedere e sanzionare.

fallo mani palumbo modena juve stabia

L’apoteosi avviene al minuto 44 in occasione del raddoppio del Brescia prima annullato dal sig.Prontera per fuorigioco e poi richiamato a rivedere la sua decisione dal VAR.Viene battuta una punizione dalla fascia sinistra di attacco del Modena da Palumbo.Sul cross in area di rigore le immagini tv mostrano un calciatore del Modena in palese posizione di fuorigioco attiva con la palla che passa nel raggio di azione del calciatore in fuorigioco (che sembra essere Zaro) e Thiam che salta a smanacciare la sfera proprio per evitare di essere anticipato.Thiam respinge ma la palla perviene al limite dell’area di rigore a Santoro che tira e segna con un altro calciatore del Modena in fuorigioco stavolta sì passivo perché non partecipa in alcun modo all’azione del gol.

 

Dalle immagini mostrate su Dazn sembrerebbe che al VAR sia stata fatta rivedere soltanto la seconda parte dell’azione e non la prima nella quale il calciatore del Modena è in palese posizione di fuorigioco attiva perché il cross passa proprio nel suo raggio di azione e solo dopo Thiam salta nel tentativo di respingere la sfera.Posizione quindi che sarebbe stata da valutare anch’essa al VAR ma a quanto sembra non è mai avvenuto portando alla decisione assolutamente errata di Prontera di convalidare il gol dopo averlo in un primo momento annullato proprio perché al VAR non è mai stata rivista la prima parte dell’azione.

Conclusioni.

Il VAR è stata un’importante conquista non solo per il calcio italiano ma anche per il calcio internazionale ed è stata senza alcun dubbio un’innovazione importante che ha portato a ridurre il margine di errore delle valutazioni arbitrali.Tuttavia se chi è preposto a rivedere le immagini nella sala VAR non è adeguato al proprio compito (soprattutto quando si tratta di ex arbitri dismessi come nel caso di Modena-Juve Stabia) o ci si limita a far rivedere al direttore di gara solo alcuni fotogrammi o solo una parte dell’azione incriminata, allora si genera tanta nostalgia per il calcio di un tempo che fu quando l’arbitro era l’unico giudice supremo e almeno si evitavano gli ulteriori errori che possono derivare da un’immagine parziale degli episodi incriminati.

 

Per la serie, forse si stava meglio quando si stava peggio……

 

 

 

 


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