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Castellammare di Stabia

Juve Stabia, dalla Stalingrado del Sud al campo da gioco: Ingiustizia mediatica per Romano Floriani Mussolini

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l gol di Romano Floriani Mussolini alla Juve Stabia ha fatto il giro d’Italia, ma non per le sue qualità tecniche, per la sua giocata o per l’importanza della rete per la squadra. No, il focus mediatico si è concentrato su un aspetto del tutto estraneo al gioco del calcio: il suo cognome. Un cognome che, per quanto ingombrante possa essere, non dovrebbe in alcun modo oscurare il talento di un giovane calciatore.

Castellammare di Stabia, la cosiddetta “Stalingrado del Sud”, ha una storia ricca di contrasti e di resistenze. Una città che non ha accolto bene lo stesso Benito Mussolini che venne a Castellammare di Stabia in un’unica occasione per un comizio di propaganda a due anni di distanza dalla marcia su Roma. Eppure, oggi, viene dipinta come un luogo nostalgico e legato ai ricordi del fascismo che fu, solo per un’esultanza spontanea e consueta nel nostro stadio e riservata non solo a lui ma anche a tanti altri calciatori della Juve Stabia. Una considerazione nasce spontanea: Non ci risulta che il cognome Mussolini sia stato bandito in Italia.

Romano Floriani Mussolini, figlio di Alessandra Mussolini e pronipote del Duce, ha sempre dichiarato di voler essere giudicato per le sue capacità calcistiche e non per il suo passato familiare. Un desiderio legittimo, che viene continuamente disatteso dai media, i quali sembrano più interessati a scatenare polemiche che a valorizzare il talento di un ragazzo.

In una recente intervista, il giovane calciatore ha sottolineato come il cognome del bisnonno, che non ha mai conosciuto, gli abbia creato più problemi che altro. Un’affermazione che dovrebbe far riflettere su quanto sia ingiusto dover portare sulle proprie spalle un peso così grosso.

La Juve Stabia sta disputando un campionato straordinario e Romano Floriani Mussolini è uno dei suoi protagonisti. Un terzino moderno, dotato di ottime qualità tecniche e tattiche, che sta crescendo partita dopo partita. Eppure, il suo contributo alla squadra viene spesso messo in secondo piano rispetto alle polemiche legate al suo cognome.

È arrivato il momento di smettere di strumentalizzare il calcio e di proteggere i nostri giovani talenti. Romano Floriani Mussolini merita di essere celebrato per le sue capacità e non per il suo passato. Viva il calcio, viva la Juve Stabia e viva tutti quei ragazzi che, come Romano, sognano di sfondare nel mondo del pallone.


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