La prima uscita stagionale della Juve Stabia si conclude con un rotondo 6-0 contro l’Ala Fidelis Alfedena ma per il nuovo tecnico Ignazio Abate il risultato è solo una parte del quadro.Al termine dell’allenamento congiunto, svoltosi nel ritiro di Castel di Sangro, l’allenatore ha tracciato le linee guida della sua filosofia e della stagione che attende le Vespe, mettendo subito in chiaro i concetti cardine: lavoro, umiltà e, soprattutto, la centralità assoluta del gruppo.
La sgambata contro la compagine locale è servita a mettere minuti nelle gambe e a testare i primi meccanismi dopo una settimana di intensi carichi di lavoro.Un test superato a pieni voti dal punto di vista dell’impegno, come sottolineato da un Abate visibilmente soddisfatto dell’atteggiamento dei suoi uomini.
“Ma al di là dell’uscita stagionale, credo che i ragazzi si siano presentati bene in ritiro, c’è una bella attitudine al lavoro e hanno fatto una settimana importante con dei carichi notevoli”, ha esordito il tecnico in sala stampa. “Oggi è stata una buona sgambata, hanno cercato di mettere in pratica quel poco che abbiamo cercato di provare questa settimana”.
Le parole di Abate non si sono soffermate sulla cronaca del match, ma hanno presto virato verso una dichiarazione d’intenti per il futuro.L’entusiasmo di inizio stagione, ha spiegato, deve diventare il carburante per superare le inevitabili difficoltà che si presenteranno lungo il cammino. “Quando si parte si hanno ambizioni massime, si ha un entusiasmo massimo che bisogna cercare di mantenerlo durante l’anno, soprattutto quando magari non arrivano risultati positivi e bisogna credere tanto nelle proprie qualità e nel lavoro”.
Il tecnico ha poi posto l’accento sui valori che intende instillare nella sua squadra, un mix di qualità tecniche e spessore umano. “Tutto ciò mantenendo un livello di concentrazione massimo, di umiltà soprattutto nel quotidiano”, ha proseguito Abate. “Sono convinto che allestiremo un buon gruppo con dei valori morali molto alti”.Per l’ex allenatore del Milan Primavera e della Ternana, il legame umano è il fondamento su cui costruire ogni successo sportivo.
La conoscenza del calciatore passa prima da quella dell’uomo. “I ragazzi dal punto di vista calcistico li conoscevamo praticamente tutti, poi credo molto nei rapporti umani, bisogna entrare nella testa e nel cuore dei ragazzi e tutti insieme credere in un obiettivo comune”.Infine, Abate ha chiuso il suo intervento con una massima che suona come il manifesto del suo credo calcistico, un messaggio chiaro per spogliatoio e piazza: “È sempre il gruppo che alla lunga ti farà raggiungere l’obiettivo, il singolo ti fa vincere una o due partite, ma è il gruppo che fa sempre la differenza”.
La stagione della Juve Stabia è appena iniziata, ma la rotta è già tracciata.Le parole di Ignazio Abate delineano un percorso fatto di sudore, coesione e valori, dove l’io si mette al servizio del noi per puntare a un traguardo comune.
Il 6-0 odierno è solo un punto di partenza; la vera sfida sarà trasformare questi principi in realtà sul campo, partita dopo partita.





