Femiano: Juve Stabia, preparare ogni gara come se fosse l’ultima

Alfredo Femiano, ex centrocampista della Juve Stabia, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso de "Il Pungiglione Stabiese"

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Femiano, le sue dichiarazioni sulla Juve Stabia nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Alfredo Femiano, ex centrocampista della Juve Stabia, è intervenuto sul momento delle Vespe nel corso della trasmissione “Il Pungiglione Stabiese”.

Le dichiarazioni di Alfredo Femiano sono state raccolte e sintetizzate dalla redazione di ViViCentro.it.

“Due vittorie importantissime, la nostra nel 2006-2007 contro l’Avellino a porte chiuse in un campionato indimenticabile per noi. Mi fa piacere vedere la Juve Stabia lassù in classifica e nessuno si aspettava la sorpresa Juve Stabia. Per me che ho anche giocato con la Juve Stabia è una sorpresa ancora più bella.

Quell’anno si era formato un bel gruppo ma era una squadra fatta di giocatori importanti. In casa siamo stati devastanti. Uscimmo sempre fra gli applausi, peccato non aver conquistato i playoff. Quello fu anche l’anno del centenario e ne conservo ancora la maglia ricordo di quel centenario.

Per me fu un anno stupendo, Castellammare mi è rimasta nel cuore, abbiamo fatto bene e ci siamo tolti tantissime soddisfazione. Non mi ricordo squadre che ci misero sotto in quel campionato 2006-2007. C’era Cesarano presidente e con pochissime risorse ci togliemmo grandi soddisfazioni. Anche quell’anno con l’Avellino ci fu la squadra che dopo la vittoria andò fuori ad abbracciare i tifosi.

Capuano e Pagliuca sono due ottimi allenatori. Capuano prepara benissimo la partita, quell’anno fu bellissimo. La canzone del gladiatore prima della gara ti caricava ancora di più. Purtroppo perdemmo Castaldo per 4 mesi e fu una grave perdita. Quell’anno però fu scoperto un grande Baclet.

L’unica medicina ora è lavorare tutti i giorni pensando che la partita successiva è l’ultima gara del campionato. Preparare la gara come se fosse l’ultima che ti da la vittoria in campionato.

Preparare bene la gara in settimana di una partita a porte chiuse è fondamentale. Non hai tifosi sugli spalti, hai gente che sta sul balcone e gente che ti ha caricato anche nello spogliatoio. L’adrenalina te la crei comunque anche se giochi a porte chiuse. La Juve Stabia è una squadra molto compatta che a centrocampo con Leone e Buglio non butta mai via un pallone.

Di quella Juve Stabia in cui ho giocato io c’era Benassi che ha fatto anche la Serie A, Castaldo, Rinaldi, tutti giocatori importanti. Messi in questo contesto attuale avrebbero contributo a realizzare questo sogno che sta per materializzarsi alla Juve Stabia.

Ogni domenica con Capuano sapevamo anche come battevano i falli laterali gli avversari. Si preparavano le gare con maniacalità, non so cosa gli sia mancato per spiccare il grande salto. Se devono valutare solo il Capuano allenatore può fare davvero ancora una carriera importante”.

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