Editoriale Juve Stabia – Taranto: ancora doppietta di Adorante e ancora successo per le Vespe.Gara giocata in un Menti a porte chiuse, per decisione del prefetto.
La capolista vola a +9 sul Benevento e a +13 su Picerno e Avellino.
Editoriale post gara tra Juve Stabia e Taranto: Alla fine della partita sembra sempre più vicino il sogno degli stabiesi chiamato da Pagliuca “Itaca” (l’isola raccontata nell’Odissea n.d.a.).Quattro vittorie consecutive e una squadra inarrestabile che mette in campo il morso dell’animale ferito per la chiusura del Menti dopo i fatti contro la Casertana.
Juve Stabia che crea azioni senza sosta per tutto il primo tempo e gran parte del secondo.Seppure Mister Capuano giudica la prestazione della rosa stabiese ordinaria, dichiarando di non aver visto tiri in porta, sono sette le occasioni solo nei primi 45’ di gioco. Romeo su un cross di Mignanelli, sfera che termina sul fondo.
Candellone sugli sviluppi di un calcio d’ angolo, ci prova di testa, sfera alta.Ancora azione tra Mignanelli-Romeo, ma quest’ultimo non trova la porta.
Poi Adorante, Mosti, ancora Romeo e Candellone.Nel secondo tempo continuano ad essere pericolosi Candellone e Romeo, ma è Adorante a chiudere la prima azione per il goal del vantaggio.
Il Taranto risponde con Simeri, ma Thiam non si lascia sorprendere.E’ ancora Adorante, su pregevole assist del Capitano Mignanelli, a siglare la doppietta.
Solo al 71’ Thiam si lascia battere con un tiro di Simeri su assist di Luciani.Ma non basta al Taranto di Mister Capuano.
Dopo sei minuti di recupero sono le vespe a festeggiare la quarta vittoria consecutiva.
Juve Stabia: oltre la cosa più bella non c’è nulla
La Juve Stabia nei primi 45’ di gioco affronta il Taranto con un abito diverso.Quello che si usa la domenica, o nelle occasioni speciali, con una difesa a tre, il centrocampo a quattro e Mignanelli da tornante sulla fascia destra, lui che della sinistra fa il suo regno.
Inaspettatamente, come un colpo di pistola, come chi sa stupire ancora a sette gare dalla fine del Campionato.Nella ripresa le veste si mischiano abiti e ruoli, ancora ed ancora, ritorna la difesa a quattro e Mignanelli sulla fascia sinistra.
Come canta Rose Villain in Click Boom:
Sai che dentro ho un mare nero che s’illumina?
Sei capace a trasformare il male in musica
E ti ritrovo ovunque vada
Nelle canzoni e in autostrada
Perché sei la mia condanna e la cura
Se non m’importa di te
Non m’importa di me
Conclusioni
Sì, perché Castellammare non vuole e non sa più vivere senza quel sogno bellissimo che questa squadra sta per realizzare.Perché senza la cosa più bella, non c’è niente.
Le farfalle non volano. Il sole non sorge più, e la luna si fa buia.Le promesse sono finite, i giorni insieme dimenticati.
Senza la cosa più bella, l’incertezza si presenta a chiedere il conto.Il tempo è sospeso, le giornate si fanno lunghe, e noi siamo soli.
Con la cosa più bella, invece, esiste un tempo della responsabilità. É quello di cui abbiamo bisogno.Un tempo in cui il sole ritorna al suo posto, e la luna si illumina.
In cui promettiamo che ci sarà un oggi, un altro oggi, e un altro ancora.Niente di più.
In cui si scoprono le attese, gli imprevisti, e prospettive nuove.Ci sono poche regole: non barare e stare al gioco.
Se siamo leali, prima o poi, il B…buongiorno lo canteremo all’alba di una nuova categoria!