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Castellammare di Stabia

EDITORIALE Foggia – Juve Stabia: il treno delle occasioni passa ma Pandolfi e Zigoni non hanno il biglietto

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l nostro editoriale di oggi analizza a mente fredda il post match tra Foggia – Juve Stabia terminato con una sconfitta e alla fine del quale possiamo sarcasticamente chiederci: Quale è stata la novità vista in campo, considerato che sui vagoni del merito, le punte principali gialloblè avevano probabilmente cambiato treno?

La Juve Stabia, diretta da tre settimane da Mister Pochesci, prosegue verso la discesa della classifica, trovandosi sì ancora all’ottavo posto ma sempre con 37 punti.

C’è da dire che il neo tecnico, all’inizio dell’incarico, aveva diffuso entusiasmo e convinzione verso i suoi nuovi ideali di gioco. Da un calcio difensivo, difatti, si è passati ad uno offensivo, anche se il reparto di attacco non ha probabilmente acquisito i principi di un gioco atto a segnare.

Dopo tre sconfitte, un pareggio ed una sola vittoria, guidata da Mister Lucenti, nelle ultime cinque gare, ci sono troppi quesiti senza risposta.

Ad onore del vero, è bene ricordare che Mister Pochesci ha incoraggiato i suoi uomini a giocare guardando la porta avversaria.

Come a dire, osservare l’obiettivo e perseverarlo al fine di segnare. Questa la sua teoria che, probabilmente, attua anche in campo durante gli allenamenti.

Ma quali giri, poi, fanno le sue indicazioni se nei prati verdi tutto questo non accade?

Certi amori, fanno dei giri immensi e poi ritornano, e allora come è possibile che alla Juve Stabia non ritorni mai nulla?

Né i goal, né la convinzione di segnare, né la voglia di crederci?

In questo nostro editoriale post Foggia – Juve Stabia una osservazione d’obbligo, dunque, va fatta.

Nonostante il Socio Giuseppe Langella, ha dichiarato di essere in completo disaccordo con chi sostiene che la sua rosa sia scarsa, è passabile ed onesto pensare che questi giocatori, non siano abituati, ed alcuni pronti, alla categoria.

Triste realtà che sposa bene i finali di queste partite oramai tristi anche da guardare.

Juve Stabia: il treno di ritorno pesa più di quello dell’andata

Contro il Foggia, poco può importare se il primo tempo ha visto le vespe giocare con tecnica e tattica, se poi non solo il treno dei goal non è passato tra i colori gialloblù, ma non vi è stata alcuna reazione alla prima rete presa.

Come spesso accade durante i viaggi, l’andata è sempre più pesante del ritorno che, solitamente, risulta anche più snello nei tempi di percorrenza.

Anche in questo c’è un controsenso in casa Juve Stabia.

Perché a dispetto delle lamentele e della poca convinzione, soprattutto da parte della piazza, per il girone di andata, quello di ritorno davvero sta deludendo le aspettative. Partendo, infatti, dal mercato irrisorio effettuato a gennaio con l’acquisto di giocatori con pochissima esperienza, al cambio di allenatore, invece di migliorare, le vespe stanno regredendo. Eh, ahinoi, il tempo non perdona e ciò che non si fa, spesso non si recupera.

Stando a quanto affermava Vujadin Boskov, allenatore dell’Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli e Perugia, diventato in breve tempo idolo indiscusso di tutti gli appassionati di calci, celebre soprattutto per quel modo di parlare fuori dagli schemi, sempre ironico e a volte tagliente: “Un grande giocatore vede autostrade dove altri vedono solo sentieri.”, probabilmente i calciatori della Juve Stabia non vedono neanche i binari di un treno che di certo non passerà più.

Per concluderla al suon di musica, tratto dal brano di Cristicchi:

“Suona l’altoparlante, la sua voce indifferente

Che annuncia il solito ritardo,

Guardo la gente che arriva, che parte

Si abbraccia, si sbraccia col fazzoletto in mano,

Fischia il Capostazione, si chiudono le porte del treno

E ricomincia il viaggio.”;

laddove il capostazione è l’arbitro e la gente è la nostra tifoseria che sicuramente merita di più.

In attesa di un altro viaggio, speriamo non banale e deludente!


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