Castellammare di Stabia si stringe attorno al suo gigante, Demba Thiam. In soli due anni, il portiere italo-senegalese classe ’98 è passato dall’essere una speranza a una certezza incrollabile, un vero e proprio beniamino entrato di prepotenza nel cuore pulsante della tifoseria gialloblù. Arrivato in prestito dalla SPAL, Thiam ha trovato al Romeo Menti quella continuità che in passato gli era forse mancata esplodendo in tutto il suo potenziale e consacrandosi come uno dei migliori interpreti del ruolo prima in Serie C e poi confermandosi in Serie B. Ora, però, il suo futuro con le Vespe è appeso a un filo: il diritto di riscatto che la Juve Stabia dovrà decidere se esercitare o meno tiene tutti con il fiato sospeso.
La storia d’amore tra Thiam e la Juve Stabia inizia con la sua prima avventura in gialloblù. Le sue parate decisive, la sicurezza imponente tra i pali e una leadership silenziosa ma efficace hanno blindato la difesa, rivelandosi cruciali nella cavalcata trionfale che ha visto la Juve Stabia dominare il campionato di Serie C e conquistare una meritatissima promozione in cadetteria. Non è un caso che, dopo una lunga e trepidante trattativa, il suo ritorno nell’estate del 2024 sia stato accolto come un vero e proprio colpo di scena, il tassello fondamentale per affrontare la nuova categoria.
E Thiam non ha deluso le aspettative, anzi. Nella stagione 2024/2025 di Serie B, il portiere è stato un titolare inamovibile, disputando tutte le partite e garantendo un rendimento di altissimo livello. La sua capacità di mantenere la porta inviolata in numerose occasioni, unita a interventi spettacolari che hanno strozzato in gola l’urlo del gol agli avversari ha trasformato la difesa della Juve Stabia in un autentico fortino. La transizione dalla Serie C alla Serie B, spesso un esame severo per i calciatori, per Demba Thiam si è rivelata un palcoscenico su cui confermare ed esaltare ulteriormente le sue qualità.
Nonostante qualche fisiologico errore, inevitabile nell’arco di una stagione intensa, il gigante di 202 cm ha dimostrato una costanza di rendimento e una sicurezza che lo hanno reso un elemento insostituibile per mister Pagliuca. La sua presenza non è solo fisica, imponente nel dominare l’area di rigore, ma è anche e soprattutto tecnica e carismatica. Thiam incarna il prototipo del portiere moderno: reattivo e spettacolare nelle parate ma anche abile nell’impostare il gioco dal basso, una qualità preziosissima nella filosofia tattica dell’allenatore e fondamentale nella costruzione della manovra stabiese. La sua visione di gioco e la precisione nei rilanci contribuiscono a rendere la Juve Stabia una squadra capace di uscire con eleganza palla al piede anche sotto la pressione avversaria.
La fiducia riposta dalla società è stata ampiamente ripagata dalle sue prestazioni, un’ulteriore testimonianza della sua crescita esponenziale e del suo impatto determinante. Ora, la palla passa alla dirigenza: esercitare il diritto di riscatto dalla SPAL significherebbe blindare un pilastro fondamentale per il presente e il futuro delle Vespe; in caso contrario, Castellammare dovrà salutare a malincuore uno dei protagonisti più amati degli ultimi anni, un gigante buono che ha saputo conquistare tutti dentro e fuori dal campo. Il popolo stabiese trattiene il fiato sperando che la favola di Demba Thiam in gialloblù possa avere ancora molti capitoli da scrivere.





