Ugo Dell’Orfanello, terzino sinistro della Juve Stabia, incontra i ragazzi di quarta elementare impegnati nel PON di scrittura creativa “Stiamo sempre sul pezzo“.
A
l Terzo Circolo Didattico, capitanato dalla Preside Reggente Angela Cioffi, istituzione molto attenta ai piani di interventi che puntano a creare un sistema di istruzione e di formazione di elevata qualità, si sta svolgendo il PON di scrittura creativa “Stiamo sempre sul pezzo” che mira a promuovere la scrittura informativa ed in particolare quella giornalistica.
Il progetto di giornalismo, guidato dall’ Esperto Interno docente-giornalista Daniela Saraco e dal Tutor, Docente Anita Varone, mira ad aiutare i bambini a conoscere, in modo più critico e sicuramente diverso, il mondo circostante, sostenendoli nello sviluppo di un proprio pensiero costruttivo sugli eventi della società. L’esperienza di oggi ha coinvolto i ragazzi in una vera e propria intervista giornalistica.
Grazie alla partecipazione di Ugo Dell’Orfanello, terzino sinistro della Juve Stabia, e alla straordinaria presenza di Mario Vollono, Direttore di Vivicentro, i ragazzi hanno provato l’entusiasmo di poter intervistare il calciatore, con tanto di microfono e telecamera, e di condividere con lui l’emozione di andare oltre un campo di pallone.
È stata una avventura entusiasmante quella vissuta dagli alunni del Terzo Circolo Didattico. I ragazzi si sono trasformati in baby-giornalisti, chiedendo a Dell’Orfanello tantissime curiosità, passando dagli aspetti professionali a quelli personali. Mossi dalla passione per lo sport, hanno unito l’amore per il calcio e per la propria città a un’esperienza didattica diversa dal solito, dimostrando intraprendenza e voglia di fare.
Il pomeriggio si è rivelato particolarmente significativo, visto che Ugo ha sfatato molti miti e ha spiegato quanto sia importante il rispetto e la disciplina nello sport così come nella vita di tutti i giorni.
Juve Stabia: Dell’Orfanello non solo calcio, ma anche studio.
Il difensore della Juve Stabia ha ribadito l’importanza dello studio: “Mia madre non mi ha permesso di giocare solo a calcio, quindi ho dovuto studiare per poter praticare la mia passione!”.
Durante l’intervista, che si è snodata in oltre cinquanta domande, Dell’Orfanello è stato chiamato a spiegare come ha realizzato “il sogno di fare il calciatore, un sogno comune a molti ragazzi” rispondendo che “la costanza degli allenamenti fa la differenza, così come la passione per gli obiettivi che si vogliono ottenere”.
Agli studenti ha fornito anche la sua chiave di lettura sugli “ingredienti” per diventare un calciatore, tra cui volontà e forza mentale per fronteggiare le pressioni, senza mai farsi abbattere da nessuno ma credendo fino in fondo nei propri sogni.
Un ragazzo educato e molto socievole che non si è risparmiato foto ed autografi con tutti i partecipanti. Un bell’esempio di didattica attiva e fattiva. Perché è importante ascoltare le parole dei bambini, che sanno essere potenti.
E’ importante credere nel loro stupore da bocca aperta. Nella loro capacità di essere liberi e nuovi ogni volta che li gli viene consentito di mettersi in gioco. E proprio grazie a chi del gioco ne ha fatto un obiettivo di vita, i ragazzi del Terzo Circolo riusciranno a stupirci ancora una volta.
Venerdì prossimo, infatti, saranno proprio loro a scrivere un articolo giornalistico sull’ esperienza vissuta oggi. Grazie Ugo per aver ben spiegato che il calcio non esula dallo studio, ma soprattutto che lo sport muove il mondo a qualsiasi livello venga praticato!
