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Cosenza – Juve Stabia: Un partita tutta da vivere. Le parole di Piergiorgio Giorno de Il Dot

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iergiorgio Giorno, collega della testata Il Dot di Cosenza,  è intervenuto nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show”  che va in onda ogni giovedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network.

Le dichiarazioni di Piergiorgio Giorno, sulla partita tra il Cosenza e la Juve Stabia, sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:

Vorrei innanzitutto salutare Alberto Gerbo, un ex che ha lasciato un ottimo ricordo a Cosenza. E poi Mario, ricordo bene quel nostro incontro durante il COVID, nell’ultima giornata di campionato. Eravamo tra i pochi fortunati ad essere allo stadio. Fu una partita decisiva, ma alla fine il Cosenza ebbe la meglio. Ti feci i miei auguri per un pronto ritorno in Serie B, e così è stato.

Cosenza e Juve Stabia due destini che si incrociano spesso come il 31 luglio 2020

Ricordo bene quella partita e ricordo come quella vittoria ci diede una salvezza insperata fino a qualche giornata prima. La Juve Stabia non retrocesse solo per quella partita, ma a causa di un girone di ritorno complicato soprattutto post Covid. In campo c’erano molti elementi che poi sono stati tesserati dal Cosenza: Caserta, Canotto, Forte. Era una bella squadra, e ancora oggi mi chiedo come mai sia andata così!

Il cammino del Cosenza

Quest’anno il Cosenza ha iniziato il campionato in modo promettente, superando sia la Cremonese che la Sampdoria, due squadre che a mio avviso hanno le carte in regola per puntare alla promozione. Purtroppo, i problemi societari hanno pesato più di quelli sul campo. A causa di un disguido bancario, la squadra ha subito una penalizzazione che l’ha fatta precipitare in classifica. Senza questo penalità, il Cosenza avrebbe avuto 10 punti e si sarebbe trovato in una posizione di relativa tranquillità.

Guardando la classifica attuale, però, la realtà è cruda: i Lupi occupano il penultimo posto. Sabato sarà una partita fondamentale, una vera e propria battaglia per evitare di restare ultimi.

Il collega di Cosenza rivolge una domanda ad Alberto Gerbo.

Ricordo con piacere il tuo periodo a Cosenza. Ho sempre ammirato il calore del pubblico del Marulla, un tifo che non molla mai fino all’ultimo minuto. Il Cosenza è una piazza che vive il calcio in modo unico, dove tutto può succedere fino al triplice fischio. Confermi questa mia impressione?

La risposta di Gerbo è stata: Anch’io ho la stessa sensazione, il Cosenza non molli mai, fino all’ultimo secondo dell’ultima partita.

Cosenza squadra esperta della serie B con sette anni consecutivi disputati

È vero, siamo da sette anni in Serie B, ma sono stati sette anni vissuti sul filo del rasoio, con salvezze ai playout e riammissioni. Cosenza è sinonimo di sofferenza, ma alla fine riusciamo sempre a mantenere la categoria. Spero che quest’anno sia diverso. Abbiamo un obiettivo chiaro e ci batteremo fino alla fine.

Il modulo tattico usato da Alvini

Alvini ha provato diversi moduli, ma sembra aver trovato una certa stabilità con la difesa a tre.

Il Cosenza ha una delle migliori difese del campionato, ma il vero problema è il gol. Nelle ultime partite abbiamo segnato poco, e questo è un aspetto su cui bisogna lavorare.

Tutino l’anno scorso ci aveva abituato bene con tanti gol. Fumagalli è un calciatore importante ma il reparto offensivo deve fare di più.

Il Cosenza, ripeto, è una squadra combattiva ma in Serie B il gol fa la differenza. Alvini è consapevole del problema e sta lavorando per risolverlo.

Il collega di Cosenza prosegue la sua analisi sulla Juve Stabia

Ho seguito la trasmissione e ho appreso un’interessante osservazione: il punto debole della Juve Stabia sembrerebbero i calci piazzati. A tal proposito vi dico che il Cosenza non ha mai segnato da calcio d’angolo o da punizione in questa stagione, per cui potete stare un po’ più tranquilli. Anche se nel calcio come si suol dire nulla è scontato e le sorprese sono sempre dietro l’angolo.

Domande sulla formazione del Cosenza

Considerando l’espulsione di Venturi (subita a Cittadella n.d.a.) Alvini potrebbe optare per una difesa a quattro anziché a tre come è solito fare.

Alvini è un allenatore che predilige la difesa a tre e che difficilmente ne deroga, anche in caso di assenze importanti ma questa volta penso che sarà costretto a farlo. L’emergenza dovuta all’espulsione e alle condizioni non ottimali di Camporese potrebbero spingerlo a valutare questa soluzione.

Il suo pensiero sulla Juve Stabia e su Guido Pagliuca

Desidero fare i complimenti a mister Pagliuca: la Juve Stabia è una delle squadre più piacevoli da vedere in questo campionato. Ho avuto modo di seguire diverse partite e confermo la mia iniziale impressione. I gialloblù giocano con la spensieratezza della neo promossa che li rende pericolosi.

Essendo una squadra che ha mantenuto gran parte del gruppo dell’anno scorso, sta già assimilando le dinamiche della Serie B. Inoltre, il calore del pubblico, sia in casa che in trasferta, rappresenta un fattore aggiuntivo da non sottovalutare.

Paradossalmente, squadre come Cremonese e Sampdoria, pur essendo sulla carta più quotate, mi preoccupano meno. Con loro si sa che le partite sono sempre molto combattute e si gioca alla morte. La Juve Stabia, invece, rappresenta una vera incognita. Ha un centrocampo giovane e talentuoso, capace di impostare il gioco e di finalizzare le azioni.

Per battere i gialloblù, il Cosenza dovrà fare una partita quasi perfetta. Nonostante la sconfitta con la Cremonese, la Juve Stabia ha dimostrato di essere una squadra solida e ben organizzata.

Ringraziamo Piergiorgio Giorno per il suo contributo e gli facciamo i complimenti per la sua obiettività nell’analisi della partita.


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