span style="font-size: small;">La partita contro il Cittadella può valere molto nell’ economia del campionato della squadra di Pagliuca ma in passato questa partita ha assunto contenuti che hanno rappresentato poco sulla valenza della stagione. Per capire meglio questo ragionamento dobbiamo andare indietro nel tempo ed arrivare ai tempi di Piero Braglia allenatore. Stagione 2012 le vespe con la salvezza meritata da qualche giorno in cassaforte si tolsero lo sfizio di vincere al Tombolato grazie ad un gol di Diego Falcinelli.
Nelle stazioni successive un qualcosa tutto da raccontare. La sconfitta in questo Stadio con un gol decisivo di Samuel Di Carmine fece da focus sullo stato di salute della squadra di Castellammare di Stabia che avrebbe poi raccolto una salvezza assolutamente sofferta ma allo stesso tempo molto meritata.
Nell’ ultimo anno di Piero Braglia arrivò una bella vittoria per le vespe gialloble’ per 0-2 ma fu solo una bellissima illusione. Con le reti di Sowe e Lanzaro si pensava che potesse essere l’inizio di un nuovo capitolo dolcissimo ma in realtà fu una pagina di un capitolo nero di quel campionato e della storia recente della Juve Stabia.
Guido Pagliuca rappresenta il percorso recente del calcio a Castellammare ma non dobbiamo dimenticare l’avventura in Serie B targata Fabio Caserta. Cittadella fu un giudice non troppo severo che in quel pomeriggio evidenziò i noti problemi difensivi della squadra del Mister di Melito Porto Salvo.
Per la cronaca i padroni di casa vinsero con un rotondo 3 a 0 in quel periodo dove l’Italia iniziava a spaventarsi per i noti fatti del COVID 19 che avrebbero poi cambiato il nostro fare quotidiano. Per la Juve Stabia questo sarà un banco di prova interessante contro una squadra che ha sempre trovato energie ed idee per raccontare storie importanti e messaggi da lanciare al campionato.