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Castellammare di Stabia

Carrarese matura, Juve Stabia avversaria ostica: Claudia Cella de La Voce Apuana analizza il match

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laudia Cella, collega della testata La Voce Apuana di Carrara,  è intervenuta nel corso del programma “Juve Stabia Live Talk Show”  che va in onda ogni giovedì sera alle 20:30 sui canali social di ViViCentro Network.Le dichiarazioni di Claudia Cella, sulla partita tra la Carrarese e la Juve Stabia, sono state raccolte e sintetizzate dalla nostra redazione:

Claudia parliamo un po’ di questa realtà Carrarese che, tramite i play off da migliore terza della serie C, ha battuto un po’ tutte ed è arrivata meritatamente in serie B. Come si vive questo momento lì a Carrara?

 È una bella favola, una favola che continua.

Dicevate bene poco fa, in realtà già ai play off dello scorso anno la Carrarese non partiva da favorita, è sempre stata un po’ la Cenerentola della situazione, però ha sempre avuto il pregio di sorprendere tutti e questo perché è squadra.La Carrarese è una squadra vera che ha il vantaggio di essere guidata da un grande allenatore che ha saputo imprimere una forte personalità e una forte identità di gioco alla squadra che ancora se la porta dietro; se l’è portata dietro in serie B, alla faccia dei bookmakers che la davano per spacciata subito e avevano ipotizzato forse un filotto di sconfitte, cosa che magari si poteva pensare dopo un avvio di stagione non troppo positivo.

In realtà adesso, passata questa fase di rodaggio, la squadra si è dimostrata in crescita, ha preso le misure, sta trovando confidenza con la categoria dimostrando appunto compattezza.Infatti, nelle ultime cinque giornate sono arrivati 9 punti, continuando con il pareggio di ieri a Bari.

Un dato a proposito di quello che dicevate prima, ricordiamo che dopo 76 anni la Carrarese è tornata in serie B.Di più rispetto alla Juve Stabia che ne ha attesi 59.

È un sogno, un sogno che va avanti e che sta vivendo tutta la città oltre alla società calcistica.

Carrara, come città, aveva bisogno di una vittoria come questa perché si trova in una fase particolare.Non è nel fiore del suo sviluppo.

Il centro storico negli ultimi anni si è svuotato, tanti locali hanno chiuso e sono venute a mancare un po’ le occasioni per i carrarini di sentirsi comunità e lo stadio e la Carrarese hanno rappresentato proprio questa importante possibilità di ritrovarsi, di fare comunità e sentirsi parte di un qualcosa.L’impresa della Carrarese ha un forte significato anche dal punto di vista identitario.

Nella Carrarese ci sono due ex Juve Stabia, Schiavi e Panico, che qui a Castellammare hanno fatto vedere le loro qualità a sprazzi.

Come invece sta andando la loro esperienza alla Carrarese?Come pensi possano incidere da qui nel prosieguo di stagione?

Grazie per la domanda.

Allora, Schiavi mi sembra che sia arrivato proprio dalla Juve Stabia.C’è stato questo passaggio e lui è uno dei pilastri fondamentali, uno degli immancabili nell’undici di mister Calabro; fa’ un po’ tutto lui in mezzo al campo, è veramente il giocatore che non toglieresti mai dalla formazione neanche a gara in corso.

Poi ovviamente, per forza di cose, capita pure che venga sostituito però è veramente elemento imprescindibile, un giocatore dalla forte personalità oltre che delle grandi qualità tecniche quindi sicuramente un punto di riferimento per questa Carrarese; è stato uno dei trascinatori nell’impresa di qualche mese fa quindi sicuramente l’impatto che ha avuto con la Carrarese, ma penso ovunque abbia giocato, lo abbia fatto bene.Peraltro è un giocatore che poi va anche a segno, si inserisce, gli capita pure di segnare.

Anche Panico è stato uno dei protagonisti della cavalcata dello scorso anno; ha quasi sempre giocato ed è sempre stato molto a suo agio. È’ un giocatore molto estroso che ha faticato a prendere confidenza con la categoria, con la serie B che è altra cosa rispetto alla serie C.Però piano piano sta prendendo un po’ le misure e trovando confidenza.

Come Mister Calabro schiererà in campo la sua squadra?

Quali sono gli accorgimenti che può apportare essendo per la Carrarese, come per la Juve Stabia, la terza partita in sette giorni?

Sarà una gara interessante perché la Juve Stabia, essendo abituata a giocare sul terreno sintetico ritroverà un altro campo sintetico.Sappiamo che giocare sul sintetico non è come giocare su un campo in erba.  Sarà sicuramente una gara divertente da questo punto di vista delle due squadre che proveranno a fare gioco.

Il modulo di mister Calabro è solitamente un 3-4-2-1 che a volte diventa 3-4-1-2 e altre volte un 3-5-2.  Dipende, però, dalle caratteristiche dei singoli giocatori.Ieri, per esempio, c’è stato un turnover naturale; quindi, sono scesi in campo giocatori come Panico che non giocavano da titolari da un po’ di tempo.

Penso che non vedremo grossissimi stravolgimenti per quel che riguarda soprattutto la difesa e la mediana dove ci sono dei giocatori chiave che vengono praticamente schierati quasi sempre, rappresentano dei pilastri.

Dopo la partita con La Spezia la Carrarese veniva da diverse partite con tanti gol subiti; dopo la partita con i liguri invece ha fatto un filotto di 5 partite dove ha subito un solo gol e ottenuto 5 risultati utili consecutivi.Quale è stata la chiave del mister?

Come ha svoltato la stagione la Carrarese dopo un inizio turbolento?

Credo  che sia, come dicevo prima, trascorsa una prima fase di i rodaggio in cui per forza di cose la Carrarese ha dovuto comprendere i meccanismi di questa categoria; è stato semplicemente un fatto di adattamento .Sicuramente tante volte il passaggio a piuttosto che al classico 3-4-2-1 a un modulo un pochettino più prudente come il 3-5-2 in certe gare sicuramente ha contribuito a restituire un po’ di compattezza alla squadra, magari attuando anche a gara in corso il passaggio da un modulo all’altro.

Parlo quindi dell’inserimento di un giocatore dalle qualità tecniche notevoli che aiuta in una fase e nell’altra e che è in grado magari anche di avere quel guizzo che serve per sbloccare partite importanti.Sicuramente accorgimenti dal punto di vista tattico, ma soprattutto la consapevolezza che in queste categorie non puoi permetterti più di tanto di sbagliare.

Quindi serve attenzione massima dal primo al 90esimo minuto  di recupero per portare a casa il risultato.


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