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Castellammare di Stabia

Brescia – Juve Stabia (0-0): Il podio e il contropodio gialloblù

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Punto importante per la Juve Stabia sul difficile campo di Brescia.Privata di Sgarbi per oltre un tempo di gioco, la squadra stabiese tiene botta cercando il gol vittoria che, però, non arriva senza tra l’altro concedere nulla ai lombardi.

Termina senza reti l’ultima trasferta della stagione regolare.

PODIO

Medaglia d’oro: a Cristian Pierobon, per cui iniziano a scarseggiare gli aggettivi.La maschera che gli protegge lo zigomo da poco operato accentua l’aura da super eroe del numero 10 gialloblu, capace di essere ovunque, senza alcun calo nell’arco della gara.

Che sia imitando Flash o l’Uomo di gomma dei Fantastici 4, Pierobon arriva su ogni pallone, sradicandolo dal possesso dei bresciani per poi affidarlo ai piedi educati di Mosti e Piscopo.Sembra essere un calciatore in grado di leggere le partite, e i singoli momenti che le compongono, ormai con pochi eguali nella categoria.

Medaglia d’argento: a Matteo Baldi, autore di una prova senza sbavature.

Pagliuca aveva anticipato, appena finita la gara col Catanzaro, di voler dare spazio a chi ne aveva avuto poco senza mai rallentare negli allenamenti.Detto, fatto e il buon Matteo ha trovato meritatamente spazio premiando la scelta dell’allenatore.

Aiutato dai leader del reparto, non soffre e gestisce con lucidità le iniziative che il Brescia fa partire dal suo lato.Può essere alternativa importante, in caso di gara arcigna, nei playoff.

Medaglia di bronzo: a Kevin Piscopo, che fa tanto anche se si vede poco.

Sappiamo che l’ex Pordenone a volte si piace troppo, invaghendosi del pallone anche quando andrebbe scaricato con più rapidità.Va però detto anche che il suo impegno, soprattutto nelle fasi sporche di gioco non manca mai.

Col Brescia arriverebbe anche la rete, pesante come un macigno in un match così bloccato, ma dal var segnalano un tocco di mano non chiaramente e completamente evidenziato dai replay.

CONTROPODIO

L’unico aspetto che condiziona il sorriso della truppa stabiese dopo la gara è, comprensibilmente, il rosso diretto rifilato a Lorenzo Sgarbi.Le chiavi di lettura dell’episodio sono varie e tutto da considerare con il giusto peso. È vero che, probabilmente, il cartellino giallo sarebbe stato sufficiente a punire l’esterno stabiese, come è altrettanto giusto richiamare la maggiore attenzione che sarebbe servita, proprio da parte di Sgarbi, in un momento chiave della stagione sua e della Juve Stabia.

La sua non è stata una gomitata ma una semplice sbracciata, che andava senza dubbio evitata, ma che avrebbe meritato un cartellino di diverso colore.Senza andare a sindacare il singolo voto numerico che ognuno è libero di condividere o meno, da Sgarbi ci si aspettava maggiore attenzione.

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