Il giornale on line ViViCentro nasce nel 2006 anche se come “semplice” blog e con lo scopo di sviluppare il territorio bresciano dal punto di vista sociale, politico, culturale ed economico. Si tratta di un giornale di cultura, di formazione ed informazione.
Proprio perché giornale di formazione ha trattato in tutti questi anni tematiche sociali e culturali da cui molti hanno attinto elementi nuovi ed una informazione inedita, tanto che siamo stati citati nella bibliografia di diversi libri. Per tale tipo di formazione, le scelte editoriali non si sono poggiate su ideologie politiche, ma su una semplice informazione di servizio.
In sintesi, educare un’opinione pubblica – abituata a una lettura facile e veloce – ad una lettura invece di argomentazioni molto più complete per sapere, conoscere, informarsi. Tutto questo non da un notiziario, ma da un giornale che tratta molteplici tematiche culturali come la storia, le tradizioni, le scienze, la letteratura, l’economia, il cinema, il teatro, l’arte, la politica sociale, la politica parlamentare, la politica europea, la politica estera, lo sport e tanto ancora.
Con gli anni dal territorio bresciano ci siamo estesi su tutto il territorio italiano grazie a giornalisti e collaboratori che fanno dell’impegno e della professionalità il loro credo.
Nel 2009 ViViCentro è diventato giornale on-line con registrazione presso il Tribunale di Brescia, nel 2010 è stata creata un associazione senza scopo di lucro editrice del giornale e iscritta al R.O.C.
Sono state aperte le redazioni della Campania, del Lazio, della Sicilia con lo scopo di essere più vicini al territorio.
ViViCentro è da sempre impegnato nella segnalazione dei problemi del cittadino, siano essi del nord, del centro e del sud. Per contribuire a migliorare il vivere civile, noi diamo voce alle vostre segnalazioni.
Dillo a VIVICENTRO e faremo tutto il possibile per dare una maggiore visibilità alle problematiche cittadine; per farle conoscere a tutti e per stimolare una compartecipazione alla loro soluzione; per non limitarci al semplice e sterile lamento che nulla risolve, ma per proporre – con spirito aperto e collaborativo con CHIUNQUE – (come è nel nostro agire da sempre) anche soluzioni e/o alternative sperando che trovino l’ascolto di chi può, e deve, darle..