Giornata Missionaria Mondiale, 23 Ottobre: ecco come cambia la missione nel mondo

Il 23 ottobre è la Giornata Missionaria Mondiale. La sua storia, e il suo significato oggi. È una Giornata Missionaria Mondiale dal sapore particolare, quella che si celebra il prossimo 23 ottobre con il tema “Di me sarete testimoni”. #GiornataMissionariaMondiale #Dimesaretetestimoni

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Giornata Missionaria Mondiale, 23 Ottobre: ecco come cambia la missione nel mondo

È una Giornata Missionaria Mondiale dal sapore particolare, quella che si celebra il prossimo 23 ottobre con il tema “Di me sarete testimoni”. E lo è perché sono tre gli anniversari da festeggiare: i 400 anni della fondazione della Congregazione di Propaganda Fide, i 200 anni della Prima delle Opere Pontificie, l’Opera per la Propagazione della Fede, i 100 anni da quando le opere sono diventate Opere Pontificie.

Un anno culminato con la beatificazione di Pauline Jaricot, che pensò l’Opera della Propagazione della Fede, la prima delle opere missionarie. E fu proprio l’Opera della Propagazione della Fede che nel 1926 propose a Pio XI di indire una giornata annuale per l’attività missionaria della Chiesa universale. La richiesta fu accolta, e già quell’anno si celebrò la prima Giornata Missionaria Mondiale, che si stabilì avvenisse ogni penultima domenica di ottobre, mese missionario per eccellenza.

Le Pontificie Opere Missionarie hanno il compito di sostenere finanziariamente l’attività missionaria, a partire dall’idea della beata Pauline Jaricot di coinvolgere i fedeli normali nell’opera missionaria.

Attualmente, le Pontificie Opere Missionarie sono quattro, tutte fondate nel XIX secolo: la Pontificia Opera dell’Infanzia missionaria. fondata nel 1843 in Francia da monsignor Forbin-Janson; la Pontificia Opera della Propagazione della Fede, fondata appunto da Pauline Jaricot; l’opera missionaria di San Pietro Apostolo, nata nel 1889, su ispirazione del vescovo Cousin di Nagasaki, per la formazione dei sacerdoti, e messa in pratica da Stefanie e Jeanne Bigard; e infine la Pontificia Unione Missionaria, che è una associazione di clero, religiosi e laici, per suscitare nella Chiesa la passione per la missione.

Oggi la missione è profondamente cambiata. I Paesi occidentali hanno sempre meno zelo missionario. Eppure, ci sono diocesi locali sempre più coinvolte nel territorio, una presenza sempre più forte delle direzioni nazionali delle Pontificie Opere Missionarie sul digitale, ci sono sempre più famiglie missionarie.

Le Pontificie Opere missionarie hanno il ruolo di continuare a tenere viva l’idea missionaria, con 120 direzioni nazionali e moltissime iniziative.

C’è stato un calo nella raccolta delle offerte a causa della pandemia nel 2020, poi una parziale risalita nel 2021, mentre i dati del 2022 saranno da vedere secondo gli effetti dell’inflazione attuale.

C’è un percorso che è già indicato dai Sinodi per l’Africa dove è indicato andare verso un autofinanziamento della Chiese locali. Non dovunque è così. Per esempio, il Sud Sudan che è un Paese con grandi necessità o ci sono comunità cristiane in Paesi dove sono una piccola minoranza (Bangladesh, Pakistan, India) e hanno bisogno di aiuto a prescindere da tutte le questioni politiche, perché essendo una minoranza povera, perché sono Paesi poveri.

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