Acqua, ministro Galletti: intercettiamo solo l’11% di quella piovana. Le opere idrauliche incompiute

Acqua, ministro Galletti: “Abbiamo davanti una sfida importante che è quella di lavorare sui piccoli...

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Acqua, ministro Galletti: “Abbiamo davanti una sfida importante che è quella di lavorare sui piccoli invasi”

Abbiamo davanti una sfida importante che è quella di lavorare sui piccoli invasi. In Italia piovono 300 miliardi di mc di acqua all’anno e noi ne riusciamo a intercettare solo l’11%. E’ chiaro che su questo oggi dobbiamo intervenire, così come dobbiamo intervenire sulla sistemazione delle reti idriche, cosa che stiamo facendo con grandi investimenti, e continuare su questa strada“. Sul fronte siccità “avevamo messo in campo una serie di azioni forti che quest’estate ci hanno permesso di evitare il peggio. Abbiamo avuto un sistema di governance dell’acqua forte che ci ha permesso di sfruttare la risorsa fino all’ultima goccia e di evitare, oggi lo possiamo dire, situazioni di emergenza forte. L’agricoltura, è chiaro, ha sofferto ma ha avuto abbastanza acqua per andare avanti e non è mancato l’uso civile“: lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti a margine della presentazione a Palazzo Chigi del Summit Internazionale ‘Acqua e Clima’ che si terrà a Roma dal 23 al 25 ottobre.

Tra pochi giorni per la prima volta in assoluto, a Roma i responsabili dei bacini fluviali, transfrontalieri e lacustri piu’ rappresentativi e grandi del mondo si confronteranno con organismi internazionali di settore, universita’, centri di ricerca, imprese, istituti bancari, Ong. Obiettivo: scambiare esperienze, informazioni e know how sulla gestione sostenibile dell’acqua, facilitare il dialogo, la cooperazione e la messa in atto di azioni e progetti comuni.

In riferimento alle opere idrauliche incompiute nel nostro Paese, per il ministro dice “il problema non è quello delle risorse, il problema è la capacità di spesa delle risorse disponibili. Da una parte, c’è un sistema molto farraginoso, dall’altra tanti comuni a cui è attribuita la funzione di dover spendere quelle risorse e che non ce la fanno perché faticano ad avere una struttura adeguata a investire tanto denaro. Oggi dobbiamo intervenire sulla semplificazione e tentare di portare al centro quella capacità di spesa. Che è quello che abbiamo cercato di fare con la riforma del titolo V della Costituzione, ma non è andata per il verso giusto. Massimo rispetto per gli elettori, ci mancherebbe altro…“: lo ha dichiarato a margine della presentazione a Palazzo Chigi del Summit internazionale ‘Acqua e Clima’, che si terrà dal 23 al 25 ottobre nella Capitale.

Tra pochi giorni per la prima volta in assoluto, a Roma i responsabili dei bacini fluviali, transfrontalieri e lacustri piu’ rappresentativi e grandi del mondo si confronteranno con organismi internazionali di settore, universita’, centri di ricerca, imprese, istituti bancari, Ong. Obiettivo: scambiare esperienze, informazioni e know how sulla gestione sostenibile dell’acqua, facilitare il dialogo, la cooperazione e la messa in atto di azioni e progetti comuni.

 

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