Elezioni USA: ad ora è pari, ma Trump si dichiara falsamente vincitore VIDEO

Elezioni USA: ad ora è un pari ma Trump non ci sta, alle 14:20 ora...

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Elezioni USA: ad ora è un pari ma Trump non ci sta, alle 14:20 ora USA dichiara falsamente la vittoria, afferma sempre con enorme falsità ed improntitudine che i democratici vogliono rubare comunque il voto per cui vogliono ricorrere ai tribunali (nulla di più falso) e quindi, di conseguenza, annuncia già che allora anche lui ricorrerà alla Corte Suprema (ndr: Corte che lui si è acconciata a suo favore) e, nel frattempo, chiede che si stoppi il conteggio dei voti postali.

AGGIORNAMENTO ore 16:20 USA – 22:20 Italia:
la corsa verso i 270 grandi voti necessari per vincere quando mancano ancora 71 voti da assegnare.
Joseph R. Biden Jr. 253
Donald J. Trump 214 
AGGIORNAMENTO ore 14:27 USA – 20:27 Italia:
la corsa verso i 270 grandi voti necessari per vincere quando mancano ancora 87 voti da assegnare.
Joseph R. Biden Jr. 237
Donald J. Trump 214
AGGIORNAMENTO ore 12:15 USA – 18:15 Italia:
la corsa verso i 270 grandi voti necessari per vincere quando mancano ancora 98 voti da assegnare.
Joseph R. Biden Jr. 227
Donald J. Trump 213

Elezioni USA: ad ora è pari, ma Trump si dichiara falsamente vincitore

L’esito ad ora uscito dalle urne, e quindi dal conteggio dei voti in persona, da un sostanziale pari e lascia tutto ancora nel NI visto che sono da contare ancora decine di milioni di voti espressi per via postale, voto indigesto a Trump che continua a non volerlo avvalorare tanto che, alle 14:20 a.m. ora locale, si è presentato in pompa magna, con tanto di scorta e fanfara con inno, ai suoi sostenitori dichiarandosi falsamente vincitore, e non basta: ha anche tornato ad accusare gli avversari di volergli rubare il voto lasciando così intendere che, se non sarà rieletto, sarà praticamente una guerra. Guerra che si spera sia solo verbale e giudiziaria con il “solo” danno di immagine per la democrazia americana ed il protrarsi ancora per settimane dell’incertezza sull’esito reale del voto. Si spera perché, a questo punto, la porta dietro la quale Trump aveva “chiuso” la parte violenta dei suoi sostenitori invitandoli però allo “stare attenti; stare all’erta”, comincia a stridere e ad aprirsi con le temute conseguenze che hanno portato banche, uffici, negozi e finanche la stessa Casa Bianca, a barricare vetrine e ingressi dando così un segno evidente del timore di azioni inconsulte e violenti che, chiaramente, potrebbero arrivare (e al caso arriveranno) da un sola parte: dai repubblicani spalleggiatori di Trump.

 Trump si è presentato nella East Room della Casa Bianca dove ad attenderlo c’erano circa 250 invitati dicendo:

Ringrazio gli americani, abbiamo vinto ovunque, risultati fenomenali

Andremo alla Corte Suprema, questa è una frode per gli americani e un imbarazzo per il Paese”.

Questa è una frode, è un imbarazzo per gli Usa. Eravamo pronti a vincere questa elezione e sinceramente ritengo che l’abbiamo vinta. Andremo alla Corte Suprema. Non vogliamo che vengano trovate delle urne e siano aggiunte alla lista…. eravamo pronti a celebrare un grande successo, ma la nostra vittoria è stata improvvisamente sospesa” 

Sull’altro versante, Biden che aveva parlato prima di Trump, ore 02:20 a.m. ora locale, dal canto suo ha correttamente dichiarato che nulla si può ancora dire visto che, alla situazione data, i voti giunti per posta, e che sono ancora da contare per decine di milioni, saranno decisivi per cui, anche se si dice certo di poter vincere, invita ad attendere.

Biden, ci vorrà tempo ma vinceremo in Pennsylvania

Il risultato delle elezioni presidenziali, ha detto Joe Biden parlando a Wilmington, Delaware: “potrebbe non essere noto sino a mercoledì mattina (stasera in Italia) o più tardi”

“Ci vorrà tempo per contare i voti ma vinceremo in Pennsylvania – ha aggiunto -. Naturalmente ci sono stati dei voti anticipati e quindi bisognerà essere pazienti e aspettare lo spoglio completo. Ogni singola scheda va conteggiata. Non spetta a me o a Trump decidere chi ha vinto queste elezioni. Spetta a voi, spetta al popolo”. 

“Mia nonna mi diceva sempre “Forza, mantieni la fede”. E io lo dico a voi: mantenete la fede”.

Due diversi modi di parlare e di saper pesare le parole: consapevoli e compassate quelle di Biden, irresponsabili e da bullo quelle di Trump che, ancor prima di vedere come si chiuderà realmente il conteggio alla urne, e poi quello postale, fa conteggio dei voti a modo suo e annuncia sin da ora il ricorso alla Corte Suprema per contestare qualsiasi eventuale risultato che non dia a lui la vittoria.
Insomma. la lunga notte del post voto in America mi ha riportato alla memoria la seconda e, soprattutto, la terza legge di Murphy che poi è quella che si temeva di più:

2. Tutto richiede più tempo di quanto si pensi.
3. Se c’è una possibilità che varie cose vadano male, quella che causa il danno maggiore sarà la prima a farlo,

ed è in questo scenario che prendono corpo le peggiori aspettative temute da prima delle elezioni per cui, anche per questa situazione non resta che sperare che tutto vada bene. Ma si teme che sarà difficile!

Elezioni USA ad ora, mercoledì mattina 041120 data italiana

Elezioni USA: ad ora è pari, ma Trump si dichiara falsamente vincitore / Stanislao Barretta

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