Nave Alliance continua il trasferimento verso l’Islanda

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Continua il trasferimento della nave polivalente di ricerca Alliance verso il porto di Reykjavík, in Islanda, dopo essere ripartita ieri dopo una sosta tecnica di due giorni nel porto spagnolo di La Coruña. Le condizioni meteorologiche e del mare lasciano ben sperare per il mantenimento della tabella di marcia nel trasferimento verso Nord prevedendo di arrivare in Islanda nei primi giorni di febbraio.

Nave Alliance è partita lo scorso 17 gennaio, da La Spezia, per una missione scientifica con il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) della NATO, fra i mari d’Islanda e Groenlandia, oltre il Circolo Polare Articoper sostenere le attività di ricerca a supporto dell’organizzazione internazionale Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) nell’ambito del programma multidisciplinare Iceland-Greenland Seas Project (IGP). Scopo principale della spedizione è lo studio dell’interazione aria/acqua e la relativa ventilazione che si viene a creare nel Mare Artico, con l’obiettivo di raggiungere una migliore comprensione della circolazione delle correnti marine.

Nave Alliance, al comando del Capitano di Fregata Daniele Cantù, ha un equipaggio composto da 47 militari e imbarca, per l’occasione, un gruppo di ricerca costituito da 22 scienziati provenienti da diverse organizzazioni internazionali. Responsabile della missione scientifica è il Dottor Robert Pickart, scienziato del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), assistito dal Capo Missione Marina Militare, il Capitano di Vascello Massimiliano Nannini. Due team scientifici si alterneranno durante la missione: il cambio avverrà durante le soste operative nei porti islandesi di Reykjavik e di Isafjordur, rispettivamente nella prima e ultima decade di febbraio.

La nave terminerà la sua missione con il rientro in Italia, previsto per la prima decade del mese di aprile 2018.

Nave Alliance:
Varata il: 09/07/1986
Cantiere: Fincantieri – stabilimento Muggiano
Dislocamento: 3180 t
Lunghezza: 93 m
Larghezza: 15.20 m
Apparato motore: nr. 2 DD/GG (boxati) GMT B 230.12 nr. 1 TAG KONGSBERG KG2-3C nr. 2 MEP SAM Electronic (ex-AEG) GC312/128/8 KZ 90/24)
Apparato Elettrico: nr. 3 DD/GG (boxati) Isotta Fraschini tipo ID36SS6V
Potenza: 24090 KW (32305,22 HP )
Velocità: 16 Kts
Autonomia: 7200 NM
Equipaggio: 44 tra uomini e donne e max 20 persone tra studuiosi e ricercatori

Nave Alliance (distintivo ottico A5345 – nominativo internazionale IALL) è un’unità polivalente di ricerca (NATOResearch Vessel – NRV) che svolge principalmente attività condotte dal Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima (Centre for Maritime Research and Experimentation – CMRE), per conto dell’Organizzazione Scientifica e Tecnologica (Science and Technology Organization – STO) della NATO.

Le ricerche e le sperimentazioni sono condotte soprattutto nell campo ambientale e dell’acustica subacquea.

Nell’aprile 1988, l’unità è stata consegnata all’allora Centro di Ricerche Subacquee del SACLANT (Undersea Research Centre – SACLANTCEN), poi ridenominato Centro di Ricerche Subacquee della NATO (NATO Underwater Reserch Centre – NURC), poi ancora ulteriormente ridenominato STO/CMRE.

Dal marzo 2016 è equipaggiata con personale della Marina Militare grazie a un’intesa del dicembre 2015 fra la Marina Militare e il CMRE, come accadde a suo tempo per nave Leonardo.

Dal 21 marzo 2016, Nave ALLIANCE ha dipendenza organica, per il tramite del Comando Squadriglia Unità Idrografiche ed Esperienze (COMSQUAIDRO) e il Comando delle Forze di Contromisure Mine (MARICODRAG), dal Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV).

Nave Alliance è una piattaforma di ricerca all’avanguardia per la sperimentazione di nuove tecnologie e l’impiego di sistemi e apparecchiature di nuova generazione per la ricerca e lo sviluppo scientifico a favore della NATO e, quindi, delle marine dei paesi ad essa appartenenti.

La nave è una delle più silenziose del suo genere, essendo stata concepita per garantire un minimo livello di propagazione del suono in acqua. Tale caratteristica ne fa una piattaforma particolarmente adatta a quelle sperimentazioni scientifiche per le quali l’assenza di suoni sotto la superficie è essenziale.

È dotata di circa 400 mq di laboratori, sistemi di navigazione e comunicazione all’avanguardia, gru, verricelli e argani, con una struttura poppiera “a portale”, che permette all’unità di effettuare movimenti di carico e, contestualmente, manovre di messa a mare e recupero di apparecchiature subacquee.

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