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Home » Arriva in Italia la ‘truffa della busta verde’. A segnalare il pericolo è la Polizia di Stato sui social network.

Arriva in Italia la ‘truffa della busta verde’. A segnalare il pericolo è la Polizia di Stato sui social network.

di Redazione
5 anni fa
in Cronaca
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Negli ultimi tempi, le truffe sono aumentate smoderatamente. Sul web sono innumerevoli i tentativi di phishing, cioè quelle truffe informatiche create appositamente per rubare i dati personali della banca online. Il malintenzionato invia una e-mail contraffatta alla vittima. In questo modo cerca di carpire tutte le informazioni necessarie per accedere alla home bancking.

Una nuova truffa postale è in atto: quella della busta verde! Diversi italiani ne stanno già pagando le spese. La Polizia di Stato sta cercando di mettere in guardia tutti i cittadini. L’avviso è chiaro! Non bisogna pagare la multa indicata. Questa busta di colore verde sta arrivando nelle case di tanti italiani. Ma purtroppo non tutti sono al corrente di cosa sia veramente.

Leggianche

Un portale italiano del Ministero degli Esteri per la promozione dell’Italia nel mondo

Amnésia, la droga della camorra: dalla Campania, al Piemonte, alla Sicilia

Ma di cosa si tratta veramente e come riconoscerla per non sbagliare? 

Una busta verde proveniente dalla Croazia

La truffa questa volta ha assunto la forma di una busta verde proveniente dallaCroazia, più precisamente dalla città di Pola. La busta contiene un invito a pagare una multa, scritto sia in croato che in italiano, con tanto di timbri che fanno pensare che sia partita da chissà quale autorità. L’importo che viene richiesto è compreso tra i 184,73 ed i 250,65 euro. Mentre la causale riguarda una multa per eccesso di velocità. E’ anche prevista una penalità fantomatica in caso di mancato pagamento: una procedura di pignoramento. La cifra dovrebbe essere versata su un IBAN italiano.

La Polizia di Stato, oltre ad invitare ovviamente a non pagare questa finta multa, invita anche a denunciare questa come altre truffe simili. Il malcapitato, magari pur non essendo mai stato in Croazia, potrebbe essere preso dal panico e pagare l’importo. Magari credendo in un errore e pensando di poter poi fare ricorso. Per poi accorgersi di aver perso i soldi versati. Dunque, parafrasando un noto film Horror diventato un cult: non aprite quella busta. Dalla Croazia, paese stupendo, accettate solo belle cartoline.

È facile ingannarsi, quando la truffa arriva sotto forma di raccomandata postale. Solitamente, Come è stato già segnalato sull’account Facebook “Una vita da social”, diversi italiani hanno ricevuto una busta di colore verde. Il loro aspetto è molto simile a quella usata per gli atti giudiziari. Di solito, esse contengono lettere con finte ingiunzioni di pagamento provenienti dalla città di Pola in Croazia. 

 

Per essere precisi sono dei documenti scritti in croato e tradotti in italiano, corredati da appositi timbri. Tutto potrebbe far sembrare che essi siano stati spediti da qualche autorità, ma senza alcuna verifica di autenticità. Essi rappresentano un vera e propria intimazione a pagare una sanzione. La motivazione indicata è la violazione del codice stradale con una multa compresa tra € 184,73 e € 250,65. Secondo quanto scritto nella lettera, in caso di mancato adempimento verrà avviata una pratica di pignoramento. Il pagamento dovrà essere effettuato su un IBAN italiano.

Ovviamente, il suddetto atto è però illegittimo e, quindi, non ha nessun valore legale! In caso di ricezione, è consigliabile contattare le forze dell’ordine. Sarà loro compito fornire le spiegazioni più dettagliate sul da farsi. Sono già in corso opportuni accertamenti, atti a smascherare gli autori di questa truffa. Per sensibilizzare gli italiani di qualsiasi età, la polizia ha dato vita ad una campagna educativa, Una vita da social. In essa vengono trattati diversi temi “sulla sicurezza nell’uso della Rete”. Chiunque può parteciparvi! Giovani, studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, ma anche insegnanti e genitori possono così mettersi al sicuro da inganni ed estorsioni.

/blastingnews

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