Arrestata la banda delle spaccate (VIDEO)

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Arrestata la banda delle spaccate, cinque persone, tra i quali due minorenni, che terrorizzavano i negozianti di Palermo con furti e danneggiamenti.

Una operazione della Polizia Giudiziaria denominata “Gold Night” svolta dalla Squadra Mobile di Palermo e coordinata dalla Procura della Repubblica di Palermo e dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, ha consentito di arrestare la “banda delle spaccate”, cinque persone, tra i quali due minorenni, che “terrorizzavano” i negozianti di Palermo. La banda per mesi ha sfondato le vetrine degli esercizi e quando potevano faceva “razzia” di tutto e di più.

Colpivano i negozi del centro storico, soprattutto attorno alla Vucciria, ma non disdegnavano le spaccate nella zona di viale Strasburgo e le rapine in pieno giorno sempre ad esercizi commerciali del centro storico. Per mesi la banda della mazza, battezzata così perché nei furti notturni, utilizzava spesso una pesante mazza per sfondare le vetrine dei negozi, era diventata l’incubo di gioiellieri, negozianti al dettaglio, baristi e tabaccai, tutti colpiti più volte dall’inizio dell’anno.

Per la realizzazione dei reati il gruppo criminale si avvaleva a rotazione della collaborazione di diversi complici e utilizzava spesso mezzi, soprattutto scooter, spesso rubati, e  locali messi stabilmente a disposizione per il deposito della refurtiva, utenze telefoniche dedicate principalmente alle comunicazioni tra di loro durante la realizzazione dei reati a volte con il mezzo della conferenza telefonica; i reati erano spesso preceduti da accurati sopralluoghi diurni dentro o in prossimità degli esercizi che servivano, per esempio, per studiare il tipo di serratura da scardinare.

Ma questa mattina la sezione antirapina della Squadra Mobile, guidata da Rodolfo Ruperti, ha azzerato i diversi malviventi che agivano nel centro storico di Palermo. Nove le misure cautelari firmate dal Gip del Tribunale e dal Gip del Tribunale per i minorenni su richiesta della Procura e della Procura per i minorenni. Due uomini e due minorenni sono finiti in carcere. Altri due sono finiti ai domiciliari, due gli obblighi di dimora. Decine gli episodi contestati agli arrestati che a vario titolo devono rispondere di furto, rapina, ricettazione e danneggiamento.

Diversi gli indagati a piede libero, personaggi che collaboravano con i cinque capi dell’organizzazione, fornendo chi i mezzi per la fuga, chi i luoghi dove conservare la refurtiva. La banda utilizzava cellulari dedicati per comunicare orari e luoghi dei colpi da mettere a segno. Gli investigatori della Squadra Mobile, in due distinte circostanze e grazie alle intercettazioni, sono riusciti a recuperare monili e preziosi asportati dal gruppo criminale per l’ammontare complessivo di circa 35.000 euro..

Adduso Sebastiano

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