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Castellammare di Stabia

Trasferimento Istituto Professionale Alberghiero “Raffaele Viviani” di Castellammare: dubbi e perplessità

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Qualche giorno fa è stata pubblicata la notizia che l’Istituto Alberghiero R.Viviani di Castellammare di Stabia sarà trasferito in una nuova sede nei pressi degli Uffici INPS di via Savorito.

Un trasferimento motivato dal fatto che la struttura non rispetterebbe determinati parametri di sicurezza, uno “sfratto” che doveva avvenire a settembre ma che è stato prorogato a novembre, dopo le elezioni, quindi una scelta politica.

“Trasferire un istituto con tutti i laboratori significa mesi di lavoro, può mai avvenire nel pieno dell’anno scolastico?Cosa nasconde questo trasferimento? – ha denunciato Massimo Santaniello, Coordinatore cittadino di “Noi Moderati” – Se si vuole trasferire una struttura di circa 4000 mq in una di 2000 mq probabilmente qualcosa non torna.”

“La situazione dell’Istituto Alberghiero “R.

Viviani” pone degli interrogativi – ha continuato il Massimo Santaniello – perché delle strutture pubbliche di tale importanza devono essere affidate nelle mani dei privati?Non stiamo parlando di un servizio provvisorio, stiamo parlando della scuola, destinata a formare le future generazioni.”

Oggi il concetto di scuola e di formazione è molto mutato rispetto agli anni passati, la scuola non è costituita da sole aule didattiche, ma da tanti laboratori, dove i discenti imparano la pratica, sia nel campo artistico sia dell’industria e artigianato.

Per tale motivo le istituzioni scolastiche hanno bisogno di ampi spazi coperti e scoperti per mettere in condizione gli allievi di esprimere al meglio le proprie potenzialità, ed occorre un programma di interventi volto ad aumentare la sicurezza, la funzionalità e il comfort delle strutture, con attenzione agli aspetti sismici, igienico-sanitari e impiantistici. 

“Il caso del “Viviani” non è l’unico, ne potremmo citare molti altri, non solo nel campo della scuola, ma anche nel settore delle Forze dell’Ordine, degli Enti Pubblici in genere” – ha affermato il coordinatore cittadino di “Noi Moderati”.

“Occorre che la Città Metropolitana di Napoli e il Comune di Castellammare, per le rispettive competenze, mettano mano al più presto ad un piano di edilizia per la costruzione di edifici pubblici, dove in via permanente si possa esercitare l’attività in piena autonomia e non soggetti al condizionamento dei privati.”

Intanto, nelle more degli interventi, ad avvantaggiarsi sono solo i privati, Le scuole in affitto in Italia costano infatti allo Stato la cifra esorbitante di 55 milioni di euro all’anno.Se al tema dello spreco, aggiungiamo quello della riqualificazione e manutenzione degli istituti, la situazione è ancora più seria.

Oggi, solo un edificio scolastico su due ha il certificato di agibilità (52,9%), del collaudo statico (49,5%) e di prevenzione incendi (51,6%).La situazione è più complicata nel Sud, dove un’istituzione scolastica su tre richiede urgenti interventi di manutenzione.

Stessa sorte del “Viviani” potrebbe toccare dunque ad altri istituti scolastici.Si comprende quanto sia urgente a Castellammare un piano edilizio per la costruzione e riqualificazione degli edifici scolastici.

Perplessità desta, inoltre, anche la riduzione dell’area destinata alle attività scolastiche del “Viviani” col forzato trasferimento.

“Non è che a Castellammare stiamo per perdere anche l’Istituto Alberghiero, in nome delle sinergie dei teorici dell’Ager Stabianus”? – si chiede Massimo Santaniello.

“Una Città come la nostra, a forte vocazione turistica, non può permettersi di perdere questo importante presidio educativo.Mentre l’Amministrazione comunale si lascia distrarre da Olimpiadi, sagre ed eventi, qualcuno lavora sottotraccia?”

Ci auguriamo che ciò non avvenga e che Castellammare possa conservare a lungo il ruolo culturale di primo piano che ha sul territorio, preservando il patrimonio scolastico e la sua variegata offerta formativa.

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