Pomeriggio coinvolgente e culturalmente interessante all’Istituto Vitruvio di Castellammare di Stabia, dove ieri, 23 maggio, si è svolto il corso di aggiornamento professionale dell’Ordine dei Giornalisti della Campania “La deontologia nella comunicazione: uffici stampa e Social Media”.
Il corso è stato anche l’occasione per ricordare un grande giornalista stabiese, Mimmo Castellano, padre della Legge 150/2000 e leader dei giornalisti pubblicisti, scomparso prematuramente nel 2008 e ricordato con commozione dai suoi amici e colleghi.Vicesegretario nazionale e Segretario generale aggiunto della FNSI, Consigliere, poi Tesoriere e Vicepresidente dell’Odg Campania, Mimmo Castellano è stato e resta una figura carismatica nel campo dell’informazione, un punto di riferimento per i tanti colleghi che hanno trovato in lui un modello a cui guardare. Un leader le cui doti erano l’onestà, l’integrità, il senso di giustizia, che fanno di lui un esempio da imitare, un grande giornalista e un grande uomo che fino agli ultimi giorni ha perseguito questi valori.
A commemorarlo il Presidente dell’Assostampa Campania Valle del Sarno e Tesoriere dell’OdG Campania Salvatore Campitiello, il Presidente dell’OdG Campania Ottavio Lucarelli, il Presidente del Movimento Unitario Giornalisti e Vicepresidente del Consiglio dell’Odg Campania Mimmo Falco, il giornalista e Sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza e altri noti giornalisti Campani. La Dirigente dell’Istituto “Vitruvio” Professoressa Angela Cioffi, promotrice di eventi e altre lodevoli iniziative volte alla crescita culturale e soprattutto umana dei discenti, ha salutato calorosamente i convenuti. Dopo i saluti, la Prof.ssa Cioffi si è detta onorata di accogliere l’OdG Campania e i familiari di Mimmo Castellano perché una scuola deve essere aperta alla società, non solo spazio preposto all’ insegnamento, ma centro di aggregazione e di confronto.L’Avvocato Matteo Baselice, componente del Consiglio di disciplina territoriale OdG, ha moderato con sagacia e competenza gli interventi dei relatori.
Il Dottor Salvatore Campitiello, Tesoriere dell’OdG Campania e Presidente di Assostampa Valle Del Sarno, ha ricordato con stima l’amico scomparso:
“È una grandissima giornata per tanti di noi, perché ricordiamo Mimmo Castellano, uno stabiese doc, anche se nato a Napoli, un mito per i giornalisti pubblicisti, un leader dalla forte personalità.Vogliamo continuare a ricordarlo nella sua città con la sua famiglia, e questa città deve essergli riconoscente.” Il Dottor Campitiello ha chiesto a tutti di alzarsi in piedi, per ricordare Mimmo Castellano e l’altro amico giornalista recentemente scomparso, Elia Fiorillo.
Anche il Presidente dell’OdG Campania, Ottavio Lucarelli, ha commemorato l’amico con intensa partecipazione, raccontando alcuni aneddoti, tra cui le battaglie fatte per l’approvazione della legge 1150/2000, e la capacità di Mimmo Castellano, col suo carisma, di creare una rete di colleghi pubblicisti e professionisti. Fu Mimmo Castellano a pretendere e ottenere la figura di addetto stampa, che avesse il requisito imprescindibile dell’iscrizione all’albo dei giornalisti.
“La legge150/2000, “all’epoca era una legge innovativa, ora dopo 25 anni avrebbe bisogno di alcuni aggiornamenti – ha affermato il Dott.Lucarelli – ma grazie ad essa tante istituzioni si sono accorte dell’importanza del pubblicista iscritto all’albo.”
Per Mimmo Falco, Vicepresidente dell’OdG Campania, l’amico Castellano dava la certezza della fratellanza, dell’unità:
“Questa legge non è stata votata in aula, ma con un procedimento speciale approvata in commissione, perché c’era unanimità ed ebbe un iter velocissimo.
Fu una battaglia importante.”
“La rete è basata sulla reciproca lealtà, sull’amicizia vera, disinteressata – ha sottolineato Mimmo Falco, ribadendo l’importanza che attribuiva l’amico a questi valori.Per Castellano era importante informarsi, studiare: “Mimmo se dovevamo fare qualcosa non improvvisava mai”. Nel suo articolato intervento il Dottor Falco ha evidenziato che non a caso la commemorazione dell’amico è avvenuta nella giornata della Legalità, in cui si ricordano le vittime della strage di Capaci: “Chi ama la libertà, chi ama la deontologia, chi ama la democrazia non può dimenticare quella data che dobbiamo tenere scolpita nel nostro cuore.”
Un pensiero è andato anche alle vittime innocenti della guerra, ai bambini che muoiono di fame, mentre noi occidentali sprechiamo il cibo e “non ci accorgiamo di avere una grande fortuna: la pace.”
Infine, un pensiero per il cittadino stabiese Mimmo Castellano: “Non c’era un giorno in cui Mimmo non pensasse alla sua città, non la pensasse con amore. Aveva un amore viscerale, forte per la sua città”.
Tante le iniziative dell’OdG per omaggiare l’amico scomparso, tra esse il premio “Mimmo Castellano” giunto alla sua XIII edizione, il libro “Mimmo Castellano – la forza del giornalismo” a cura di Salvatore Campitiello e Elia Fiorillo e, in questa sede, la proposta fatta al Sindaco Vicinanza di intitolare a Mimmo Castellano, grande cittadino stabiese, una piccola stanza, un ufficio stampa a Castellammare. Di notevole interesse il tema dell’incontro formativo “La deontologia nella comunicazione: uffici stampa e Social Media”, trattato con chiarezza e competenza dai relatori, i cui interventi si sono soffermati su temi quali la libertà di stampa, l’obiettività dell’informazione, i diritti delle persone citate nelle notizie.La Dott.sa Alessandra Malanga – Consigliera dell’Ordine dei Giornalisti Campania, nel suo intervento “La carta dei doveri dei giornalisti degli uffici stampa” ha trattato dell’importanza della conoscenza del codice deontologico, dell’integrità e dell’autonomia professionale, nel rispetto delle responsabilità nei confronti dei cittadini, sottolineando che:
“Negli uffici stampa delle pubbliche amministrazioni, non si fa né marketing né propaganda, ma si fa informazione. Bisogna dire la verità, operare con consapevolezza e con coscienza, qualità che distinguono le persone, anche i giornalisti.”
Dopo la visione di un breve video sulla vita di Mimmo Castellano, ha preso la parola il Sindaco Dottor Luigi Vicinanza, che ha ricordato il leader dei pubblicisti, a via Plinio col suo immancabile fascio di giornali, il sigaro in bocca e l’impermeabile bianco.
“È stato un esempio per tantissimi ragazzi. Aveva intuito in tempi lontani l’importanza della comunicazione istituzionale, che dovesse diventare qualcosa di professionale. Poi ci sono stati sviluppi ulteriori, ora l’informazione si è completamente trasformata” – ha rilevato il Dottor Vicinanza.
“Nell’ultimo quarto del secolo scorso Mimmo aveva già capito che bisognava fare comunicazione istituzionale, consigliava alle regioni all’epoca e poi alle provincie ed ai comuni di dotarsi di strumenti di comunicazione, che oggi sono fondamentali e hanno creato una rete diffusa.”
Poi il Sindaco di Castellammare ha parlato della sua città come centro di grandi fermenti culturali, con la presenza di molte personalità di spicco: giuristi, intellettuali, attori, cantanti, sportivi, giornalisti, paragonandola a una piccola Napoli, un crocevia di idee, grazie soprattutto al lavoro delle scuole stabiesi, che come l’istituto “Vitruvio” promuovono la cultura e il senso di appartenenza alla propria terra. Ha chiuso gli interventi con “Legge 150/2000: innovazioni alla legge con l’avvento dei social media” il noto giornalista Remo Ferrara, esperto e responsabile Uffici stampa in Campania che, nell’ambito delle problematiche legate all’etica e alla deontologia nella comunicazione, ha trattato dei pregi e dei difetti della Legge 150 del 2000, delle sue innovazioni con l’avvento dei Social Media e dei possibili miglioramenti.
Il Dottor Ferrara ha posto l’accento anche su alcuni nodi cruciali dell’attività giornalistica, come le fake news e la crescente influenza del marketing sui contenuti.A seguire un ricordo di Mimmo Castellano affidato ai bravi giornalisti stabiesi Giampaolo Esposito e Gaetano Imparato, che con i loro aneddoti ci hanno restituito un’immagine vivida e profondamente umana del padre della legge 150/2000, con la sua dirompente grinta, la sua determinazione, la sua generosità. Tra il pubblico commosso, i familiari di Mimmo Castellano, la moglie Gabriella, i figli e i nipoti, la sorella Rosanna, riuniti in questo incontro coinvolgente, un’occasione per tutti di arricchimento non solo culturale, ma soprattutto umano.
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