Capitani per Sempre: la Dirigente del Viviani, Toricco, sottolinea l’importanza della cultura e dello sport

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lla presentazione del libro di Gianfranco Coppola “Capitani per sempre” ai nostri microfoni non poteva mancare colei che ha dato un supporto a questa splendida manifestazione: la dirigente scolastica del Viviani di Castellammare di Stabia Fabiola Toricco.

Queste le sue parole: “Siamo stati onorati dell’invito, ma anche onorati di dare il giusto supporto. Laddove c’è un libro c’è cultura e l’Alberghiero Viviani non poteva non esserci. Credo che fra due poli culturali debba necessariamente esserci un’unione, una sinergia di intenti soprattutto rispetto ai giovani”.

Solo facendo rete, ognuno con il proprio contributo, si può fare qualcosa di bello soprattutto per la nostra città che è stupenda, ma anche molto martorizzata da vari problemi. La Dirigente Toricco afferma:

“In città c’è tanto di buono. Prima si parlava di settori giovanili nel mondo del calcio. Io per mestiere ho sempre a che fare coi settori giovanili nel mondo della scuola e sono fantastici. C’è tanto di buono.

Si diceva che il gioco del calcio richiede sacrificio;  anche qui stasera noi abbiamo avuto ragazzi di  quindici e sedici anni che, invece di stare in villa comunale a bere la birretta o a  ciondolare sulla panchina, stanno qui a lavorare!

Di questi ragazzi sono veramente orgogliosa e lo sono anche dei loro docenti perché fuori dai banchi di scuola diventano dei mentor, orientatori e punti di riferimento.

Offrire questo ai nostri ragazzi di 15 e 16 anni credo che sia cultura!”

In merito ad un pensiero, un aneddoto della serata che le è rimasto impresso:

“Mi ha colpito molto il  discorso di De Canio rispetto alla professionalità che dovrebbero avere degli allenatori e anche al loro duro lavoro. Effettivamente è importante l’idea che il bambino che si approccia al mondo dello sport e del calcio vada lasciato libero di giocare, libero dai genitori, libero dei ruoli per potersi esprimere.

Il successo formativo cosi come il successo sportivo si ha se il ragazzo raggiunge la pienezza del proprio talento. Noi grandi ,educatori o allenatori, dobbiamo fare in modo che il ragazzo possa scoprirlo”.