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Castellammare di Stabia

Studenti desiderosi di legalità: riportiamo il giornale nelle scuole

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I risultati del “Questionario Anticamorra” sono chiari: gli studenti sono desiderosi di giustizia e legalità.

Studenti desiderosi di legalità: riportiamo il giornale nelle scuole

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a settimana scorsa presso l’edificio della Regione Campania sono stati presentati i risultati del “Questionario Anticamorra” somministrato nei mesi scorsi agli alunni di diverse scuole del territorio campano.

L’iniziativa, promossa dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, in collaborazione con il quotidiano “Il Mattino” e Radio Marte, ha coinvolto più di 10mila studenti di 31 scuole superiori della città di Napoli e provincia (tra queste anche il Severi, il Viviani, il Renato Elia di Castellammare e il Don Milani di Gragnano).

Agli alunni è stato somministrato un test di circa 20 domande alle quali hanno risposto in maniera anonima

Gli obiettivi dell’iniziativa sono quelli di individuare il livello di conoscenza degli alunni del fenomeno delle mafie, dei suoi simboli e degli esempi positivi di contrasto all’illegalità.

Alla presentazione dei risultati erano presenti anche diversi insegnanti e delegazioni delle varie scuole coinvolte.

I risultati

Dall’analisi generale dei dati di tutte le scuole esce fuori che la stragrande maggioranza degli studenti conoscono i fenomeni sociali delle Baby gang, della criminalità giovanile, e delle organizzazioni criminali, ma allo stesso tempo sono consapevoli che all’interno delle aule scolastiche si parli troppo poco delle tematiche relative alla legalità.

Infatti gli studenti conoscono di più gli anti-eroi della serie TV Gomorra come Ciro Di Marzio e Pietro Savastano a discapito di Raffaele Cutolo, Paolo Di Lauro, Giancarlo Siani e don Peppe Diana, non riuscendo sempre ad attribuire loro un giudizio positivo o negativo.

Ma dai dati emerge che gli studenti sono desiderosi di conoscere di più le tematiche della lotta alle mafie e hanno voglia di essere coinvolto nella lotta alla criminalità organizzata.

Una piccola parte degli alunni, non trascurabile, non vede la legalità come valore fondante della società e non crede nella capacità dello Stato di proteggere i cittadini che denunciano reati.

In percentuali che oscillano tra il 30 e il 45 %  gli studenti gragnanesi e stabiesi non condannano il fenomeno dell’omertà.

Inoltre alla domanda “qualora ti sentissi tutelato dallo stato denunceresti un crimine a cui hai assistito?” l’8% ha risposto no, e il 20% non lo so.”

Castellammare e Gragnano i casi limite

Per il 40% degli studenti dei 2 comuni del napoletano i boss, seppur condannabili, hanno qualità e sono degni di rispetto.

Un risultato che fa rabbrividire soprattutto se relazionato alla situazione Stabiese.

A tal proposito Leggi anche:

DIA: la panoramica della camorra stabiese, 5 boss liberi

Camorra: Scarcerato il boss Pasquale D’Alessandro

Cerbero: la trappola per riprendersi Santa Caterina

Terzo Sistema: Scarcerati Luigi e Luciano Polito

Un dato che non deve far paura ma che deve spronare i docenti ad intensificare le lezioni sulla tematica della legalità.

Insegnanti che già, soprattutto a Castellammare, si impegnano quotidianamente nella lotta alle mafie.

Vivicentro vi aveva raccontato della visita del Procuratore De Raho e di Don Tonino Palmese al Renato Elia e al Severi. (clicca qui e leggi)

Vivicentro già vi aveva parlato circa un mese fa del questionario anticamorra, clicca e leggi l’articolo con le dichiarazioni di Ines Barone, coordinatrice del “Questionario Anticamorra”

Francesco Emilio Borrelli in visita a Castellammare: l’intervista e la proposta dei Verdi.

La proposta: riportiamo il giornale nelle scuole

Gli studenti sono sempre più lontani dalle tematiche riguardanti l’attualità ma allo stesso tempo sono desiderosi di conoscere e di avere i mezzi per interpretare la realtà.

Un fenomeno che non si limita negli istituti superiori ma che si estende anche nel mondo universitario.

La proposta che Vivicentro propone, in risposta alle criticità uscite fuori dal Questionario Anticamorra, è quella di invitare gli insegnati a portare il giornale all’interno delle aule scolastiche e di commentare insieme agli alunni i fatti di cronaca locale, nazionale e Internazionale.

L’obiettivo deve essere quello di incrementare gli strumenti per lo sviluppo dello spirito critico degli alunni e di metterlo alla prova nell’interpretazione di fatti reali.

Insomma, la sintesi di quello che deve essere la scuola: formare i cittadini del futuro in modo che abbiano gli strumenti e la capacità di discernere il bene dal male.

Nell’Antica Grecia i filosofi formavano le classi dirigenti proprio in questo modo: parlare di fatti attuali e dare ai discepoli i mezzi per elaborare ed esprimere i propri ragionamenti.

Facciamo conoscere la realtà, riportiamo il giornale all’interno delle scuole!

A tal proposito è intervenuto il neo eletto Coordinatore del Forum dei Giovani di Gragnano Daniele Principe:

“Dobbiamo portare il giornale all’interno delle scuole in modo da far conoscere la realtà agli alunni gragnanesi.

Formare uno studente liceale su temi di attualità è fondamentale. Le tematiche, come quelle della legalità, non vengono trattate a sufficienza.

Il mio obiettivo come coordinatore del Forum dei Giovani è quello di creare un tavolo di cooperazione, con i presidi e gli insegnanti volenterosi di un cambiamento, per strutturare insieme attività educative che siano volte allo sviluppo dello spirito critico degli alunni. Portare il giornale all’interno degli istituti scolastici è il giusto mezzo per contrastare l’illegalità e il fenomeno della criminalità giovanile.”

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A cura di De Feo Michele / Redazione Campania


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