Riapertura Indagini caso Giosuè Sorrentino, Nuove Prospettive dopo 8 Anni 

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Riaperte le indagini sulla morte di Giosuè Sorrentino a Sant’Agnello. Nuove prospettive sveleranno la verità su questo tragico evento avvenuto nel 2016.

Il mistero della morte di Giosuè Sorrentino si risveglia dopo 8 anni!

Il caso della morte di Giosuè Sorrentino, giovane marinaio originario di Sant’Agnello, ha conosciuto una svolta significativa dopo otto anni di mistero avvolto attorno al suo decesso avvenuto a bordo della nave chimichiera “Bianca Amoretti” durante la notte del 23-24 aprile 2016.

La Procura di Venezia, inizialmente propensa a classificare il tragico evento come suicidio, si è trovata ora di fronte a una decisione inattesa del giudice per le indagini preliminari del Tribunale veneziano.

Quest’ultimo ha annullato il lavoro investigativo precedente e ha ordinato al pubblico ministero di avviare nuove indagini, con particolare attenzione alla ricerca del DNA dell’assassino presumibile di Giosuè.

La vicenda, caratterizzata da una serie di dettagli enigmatici, narra del ritrovamento del giovane marinaio esanime e coperto di sangue accanto a una troncatrice, all’interno della nave ormeggiata a Malamocco, nella laguna di Venezia.

Da subito, i familiari di Giosuè hanno sollevato dubbi sulle circostanze della sua morte, evidenziando discrepanze nei tempi di allarme e nelle testimonianze dell’equipaggio.

Il giudice ha preso questa decisione dopo tre tentativi di riapertura del caso, promettendo un nuovo approccio investigativo.

Sarà prioritario confrontare il DNA trovato sotto le unghie di Giosuè con quello dell’equipaggio e con le tracce biologiche rinvenute sulla scena del crimine.

La famiglia del giovane, affiancata dall’avvocato Antonio Cirillo, accoglie con speranza questa nuova fase processuale, auspicando che tutti i reperti possano essere analizzati senza la necessità di esumare il corpo.

Le ipotesi sull’accaduto si fanno sempre più oscure e complesse. La madre di Giosuè, Giuseppina, è convinta che suo figlio sia stato assassinato e non abbia avuto motivazioni per suicidarsi.

Le perizie mediche e le incongruenze sul luogo del delitto alimentano il sospetto di un omicidio premeditato.


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