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arcello Colafigli, noto come “Marcellone”, arrestato all’alba per spaccio di droga.Ultimo big della Banda della Magliana.
Arresto di Marcello Colafigli, l’ultimo big della Banda della Magliana
Marcello Colafigli, noto anche come Marcellone, è stato arrestato di nuovo a 70 anni, essendo l’ultimo fondatore ancora in circolazione della Banda della Magliana.
Nonostante la sua età, continuava a essere attivo nel business della droga, gestendo lo spaccio di stupefacenti nella periferia a Sud-Ovest di Roma, nell’antico feudo della Banda della Magliana, dove tutto era iniziato più di quarant’anni fa.Le operazioni di arresto sono avvenute in diverse località, tra cui Roma, Napoli, Foggia e Viterbo, e hanno coinvolto un totale di 28 misure cautelari.
Marcello Colafigli era gravemente indiziato di essere a capo di un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti.Le indagini, avviate nel giugno 2020, hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari in ordine all’esistenza di un sodalizio criminale, con base logistica nella Capitale e operativo nell’area della Magliana e sul litorale laziale, capeggiato da Colafigli.
Colafigli, detto “Marcellone”, era servito, riverito, rispettato, fino all’adorazione dai suoi uomini proprio in virtù del suo passato di alto ufficiale della malavita capitolina.Una ventina di persone sono state arrestate assieme al vecchio boss.
Inoltre, Marcello Colafigli è stato condannato per tre omicidi all’ergastolo e era stato in libertà vigilata, ma è stato nuovamente arrestato per aver violato le regole imposte dal regime detentivo a cui era ancora sottoposto.In sintesi, Marcello Colafigli, noto come “Marcellone”, è stato arrestato nuovamente a 70 anni, essendo l’ultimo fondatore ancora in circolazione della Banda della Magliana, e era coinvolto nel traffico internazionale di stupefacenti, gestendo lo spaccio di droga nella periferia di Roma.
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